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Genova | 12 febbraio 2022, 15:35

Nervi, al porticciolo non vogliono il defibrillatore, si pensa di spostarlo

Ennesimo atto di vandalismo al dispositivo donato dalla Pubblica Assistenza Nerviese. La presidente Maria Pittari: “Visto che c’è una buona parte di abitanti del porticciolo che sta facendo ostruzionismo, stiamo pensando di spostare il defibrillatore da un’altra parte”

Nervi, al porticciolo non vogliono il defibrillatore, si pensa di spostarlo

Al porticciolo di Nervi non vogliono il defibrillatore. Ennesimo atto di vandalismo al defibrillatore donato ai concittadini dalla P.A. Nerviese. È di lunedì mattina l’amara scoperta. Maria Pittari, la responsabile della Pubblica Assistenza Nerviese, ha raccontato l’accaduto lunedì, rendendolo pubblico su Facebook: “Stamattina un tecnico incaricato da noi è andato giù al porticciolo per cambiare le piastre del defibrillatore (perché hanno una scadenza) e ha trovato il vetro della teca sfondato (sicuramente da un pugno)”.

La Pubblica Assistenza da tempo si prodiga per garantire un concreto supporto in caso di crisi cardiache, grazie a questi preziosi strumenti salvavita. A ottobre aveva fatto posizionare un defibrillatore all’interno della teca sita in piazza Pittaluga. Il dispositivo sostituiva - a tempo determinato - il già presente defibrillatore asportato da ignoti e mai più restituito. Erano stati gli stessi soci a provvedere a proprie spese al controllo della sicurezza elettrica nonché alla buona funzionalità operativa e sostituzione delle piastre dell’apparecchio, così che il dispositivo fosse pronto all’uso per la comunità.

A Nervi tuttavia gesti del genere non sono i primi. L’ultimo furto si è verificato in estate, ad agosto, nella notte tra il 15 e il 16 agosto e nonostante le telecamere, nessuno è stato identificato né mai recuperato l’apparecchio. Nel 2017 tra giovedì 9 e venerdì 10 novembre era stato rubato l’altro defibrillatore che si trovava al porticciolo, a poco più di un anno dalla festa inaugurale dell’evento e il suo posizionamento. Eppure in tanti avevano contribuito a questi acquisti.

Nell’estate del 2014, si era concretizzata la raccolta fondi a cura della P.A. Nerviese, in collaborazione con cittadini e associazioni, la Dilettanti Pesca Nervi e la Società Nazionale Salvamento sezione di Nervi e i commercianti.

I due Defibrillatori Semi Automatici DAE, acquistati con le bacheche, furono quindi installati in piazza Pittaluga e al porticciolo, a fianco della cabina telefonica. Pare, però, che a qualcuno diano fastidio. Lunedì il tecnico incaricato delle manutenzioni per quello al porticciolo ha cercato di tirare giù la tenda: “Messa da noi - spiega Pittari - perché al sole ‘cuoce tutto’ ma gli è stato impedito da una persona presente al porticciolo che non conosco, dicendo che la tenda giù da fastidio e a questo punto visto che c’è una buona parte di abitanti del porticciolo che sta facendo ostruzionismo stiamo pensando di spostare il defibrillatore da un’altra parte. Inoltre voglio precisare che oltre al costo iniziale a noi viene a costare più di mille euro ogni anno che nessuno ci rimborsa. Mi dispiace per una parte di questi abitanti che ci sono stati vicini quando l’abbiamo posizionato, ma sono veramente arrabbiata con l’altra parte che pensano di essere i proprietari del porticciolo!”. Un vero peccato per chi disprezza tali apparecchi, in grado davvero di salvare vite umane, e in grado di riconoscere, in modo automatico, le aritmie maligne responsabili dell’arresto cardiaco. All’interno del DAE è, inoltre, presente una piccola ‘scatola nera’ che oltre a registrare l’elettrocardiogramma dell’infartuato, registra anche tutti i rumori ambientali. Il post ha provocato indignazione, incredulità, ma anche solidarietà e vicinanza nei confronti della P.A. Nerviese.

Rosa cappato

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