Uffici pubblici, oppure una università o comunque qualcosa che porti un indotto al territorio. Vede in questa prospettiva il futuro dello storico Palazzo della Fortezza nell’omonima via di Sampierdarena, il presidente del Centro Ovest, Michele Colnaghi.
Lo ha detto nel corso di una Commissione Comunale, dove si è fatto il punto sul restauro dell’antico palazzo, tra i più belli della delegazione, ma anche tra i più architettonicamente validi dell’intera Genova. I lavori dovrebbero terminare ad aprile, almeno per quanto riguarda la parte compresa nel bando in base al quale sono stati avviati e che comprendeva i fondi della stessa villa, il tetto e il collocamento dell’ascensore.
Ma non basta, ha osservato il presidente Colnaghi. “Resta infatti da ristrutturare - ha indicato il primo cittadino del Municipio Centro Ovest - la parte da pian terreno fino al tetto affinché la villa sia usufruibile”.
Argomenti decisamente validi e che hanno perciò convinto ad effettuare quanto prima un sopralluogo per verificare lo stato dei lavori nel palazzo ancora inagibile e quali interventi occorra ancora eseguire: sopralluogo cui parteciperà lo stesso presidente insieme alla Commissione Comunale.
“O subentra un privato e mette i fondi per sistemarlo - dice Colnaghi - e quindi trova il modo di utilizzarlo, oppure si può pensare all’uso dei fondi nel patto rigeneratore del Pnrr e quindi vedere come destinarlo. Penso ad una università, a uffici comunali, o altro da cui però tragga beneficio il territorio. Che ne abbia ricaduta”.
Stefania Mazzucchelli, vice presidente del Municipio Centro Ovest, fa notare come i lavori nel palazzo siano stati resi complicati anche dal fatto che è sempre stato necessario un intervento della Sovrintendenza per stabilire come eseguire i lavori sul bene storico e tutelato. Come sostituire, ad esempio, abbaini, le lastre di gronda e varie parti in legno. Un milione e 700 mila euro le risorse stanziate inizialmente nel 2016 per il Palazzo Grimaldi, detto della Fortezza, che si trova nel cuore di Sampierdarena e che potrebbe diventare un polo di storia e cultura.