Cresce il mercato immobiliare di lusso nelle province liguri. A riportarlo è la piattaforma di datamining di Lionard, leader nel settore del luxury real estate con 14 miliardi di euro di portafoglio, che ha registrato un aumento di fatturato del 6,1% per quanto riguarda la Liguria. La provincia che ha registrato la crescita più significativa d’interesse è Savona, le cui richieste sono aumentate del 9,6% rispetto all’anno precedente. A seguire la provincia di Imperia con +1%. Nel 2021 la provincia di Genova rimane la più richiesta nel territorio regionale con il 52.2%. Un dato che con il Covid ha però subito leggera flessione del 2,1% rispetto all’anno precedente.
“Il Covid ha portato gli investitori a modificare i propri interessi: chi acquista immobili di lusso infatti guarda maggiormente zone dove sia possibile possedere immobili con ampi spazi, giardino e piscina – spiega Dimitri Corti, ceo e fondatore di Lionard -. Si tratta di proprietà che offrono un eccezionale livello di qualità di vita, oltre a un investimento sicuro e appagante nel medio-lungo termine”. I comuni più richiesti sono Portofino (14,%), Santa Margherita Ligure (9,4%) e Sestri Levante (7,5%). Qui si ricercano soprattutto ville e ville storiche, mentre cala leggermente l’interesse verso le strutture alberghiere e gli hotel (-0,1%).
Nel 2021, così come successo negli anni passati, la Toscana si conferma la meta più amata da chi vuole fare investimenti nel settore immobiliare di lusso, con il 46,7% di fatturato totale. Seguono la Lombardia con il 14,7%, la Liguria con il 13,2%, la Campania con il 9,5% e infine il Lazio con il 9,2%. “L’Italia continua ad attirare investitori e acquirenti dall’estero, confermando il Made in Italy di lusso come settore ritenuto affidabile per gli investimenti – aggiunge il ceo di Lionard -. I super ricchi a caccia di proprietà in Italia sono infatti per 64% stranieri, il restante italiani. Ad investire nel real estate di lusso in Liguria sono soprattutto americani, svizzeri, tedeschi, e inglesi”.
Un nuovo trend, significativo del periodo, è anche quello relativo ai canali di vendita: nel 2021 infatti il 15% delle trattative sono state concluse online. “Molti dei nostri clienti sono stranieri, e quindi i tanti blocchi dei viaggi causati dal Covid hanno sicuramente influenzato questo dato - afferma Corti -. Ma quello della vendita online è un trend destinato a crescere e reso possibile dai tanti mezzi di cui ci avvaliamo anche per le nostre importanti campagne marketing”.