Attualità - 17 dicembre 2021, 00:15

Movida, prove di dialogo tra il Comune e i locali puniti con la chiusura alle 23.30

Bordilli: "La nostra posizione è chiara, da un lato non andare a colpire in maniera indiscriminata, dall’altro colpire chi non rispetta il divertimento sano"

Alcuni dei titolari dei locali colpiti dall’ordinanza di chiusura alle 23.30 nei festivi e prefestivi fino al 31 gennaio starebbero cercando un dialogo con l’amministrazione comunale per provare a trovare una mediazione. Lo ha detto l’assessore al commercio Paola Bordilli a margine della conferenza stampa di presentazione del progetto ‘La movida che vorrei’, che si è tenuta ieri.

Alcuni dei nove locali colpiti dal provvedimento hanno presentato ricorso al Tar, che si è espresso con un provvedimento cautelare permettendo di posticipare la chiusura all’una. Nel merito il tribunale si deve ancora esprimere, la sentenza era attesa per il 14 dicembre, ma è stata rinviata, e nel frattempo altri locali si sarebbero uniti al ricorso.

“Sono provvedimenti separati gli uni dagli altri. – ha commentato l’assessore Bordilli - Sul cautelare il Tar fino a metà gennaio ha confermato il provvedimento con un cambio dell’ora. Su questo vedremo, intanto per metà gennaio dei locali ci hanno cercato per dialogare con l’amministrazione, per cui credo che da qui a metà gennaio si potrà comprendere meglio se si potrà instaurare un dialogo, e se sì come. La nostra posizione è chiara, da un lato non andare a colpire in maniera indiscriminata, dall’altro per chi non rispetta il divertimento sano, chi non rispetta il diritto del residente alla quiete pubblica, l’amministrazione deve andare a intervenire”.

Francesco Li Noce