Caro sindaco ti scrivo... si potrebbe dire, parafrasando la nota canzone del grande Lucio Dalla all’’amico, a proposito della lettera partita dal Comitato Liberi Cittadini di Certosa e destinata al primo cittadino di Genova, circa l’area delle ex officine delle Ferrovie di piazza Facchini. Zona che, assicurano gli abitanti del quartiere, era stata richiesta per offrirla alla popolazione per parcheggi pubblici e servizi vari. Richiesta, afferma lo scritto firmato Certosa, cui non è stata data finora alcuna risposta. Motivo per il quale, spiega il presidente del Comitato, Enrico D’Agostino, “abbiamo deciso di mettere nero su bianco il nostro fastidio per non essere considerati”.
“Nel luglio scorso - informa D’Agostino - abbiamo effettuato un presidio in via Garibaldi per cercare di avere risposte sulle problematiche che a causa dei cantieri del prolungamento della metropolitana (Brin-Canepari) e della linea ferroviaria merci ex Bivio Santa Limbania, Bivio Fegino e Rio Maltempo, stanno producendo pesanti stravolgimenti per la vita del quartiere di Certosa”.
Occasione nella quale alcuni rappresentanti del Comitato erano stati ricevuti dallo stesso sindaco Marco Bucci. Diversi gli argomenti discussi in quell’occasione e sede, tra i quali “la necessità di dare respiro al territorio soffocato dal traffico, dalla presenza di mezzi di cantiere, alla carenza di parcheggi, alla necessità di transito prioritario dei mezzi pubblici”.
Lo ricorda la lettera, che sottolinea come fosse stata anche formulata la richiesta di utilizzare l’area delle Ferrovie, ex Officina Deposito Locomotive, a cui si accede proprio da piazza Facchini, passo Torbella e via Perlasca. Un’area decisamente ampia, che conta quasi 28 mila metri quadrati, “inutilizzati da almeno 6 anni”, fa notare D’Agostino, che riconosce al sindaco in quell’incontro “disponibilità immediata a intervenire sulle Ferrovie, chiedendoci persino quanto era lo spazio necessario al quartiere”.
Come Coordinamento Comitati, insiste il presidente di quello dei Cittadini di Certosa, “riconfermiamo oggi che serve tutto il piazzale della Rimessa, di circa diecimila metri quadrati, e che è facilmente accessibile e rapidamente attrezzabile all’uso utile alla gente e che le Ferrovie potrebbero concedere temporaneamente, quasi come compensazione dei disagi che cantieri e attività in corso producono e produrranno a tutta la cittadinanza”. Richiesta che ha fatto propria da almeno un anno pure il Municipio Valpolcevera. “Ci siamo decisi a scrivere - sottolinea lo scritto inviato al sindaco - perché lei, nella recente ‘colazione con il Sindaco’, ha informato i cittadini presenti, di recenti e imminenti incontri con dirigenti delle Ferrovie. Pensiamo che con l’avvicinarsi delle festività natalizie, avere un polmone per le auto al centro del quartiere, possa essere anche estremamente gradito a tutte la attività commerciali”.