Economia - 02 novembre 2021, 19:23

Rimborso Imu, "Vittoria Confedilizia anche a Genova"

Vincenzo Nasini presidente di Ape Confedilizia Genova

"Sarà poco ma almeno è esclusa anche la beffa di dover pagare imposte su canoni non percepiti per un immobile sottoposto a blocco fratti e quindi indisponibile in molti casi anche da due anni". 

E' questo il commento a caldo di Vincenzo Nasini, presidente di Ape Confedilizia Genova e vice presidente di Confedilizia nazionale, dopo la pubblicazione in Gazzetta ufficiale del decreto contenente le modalità di attuazione del rimborso della prima rata dell'Imu relativa all'anno 2021 per i proprietari locatori che abbiano ottenuto in proprio favore l'emissione di una convalida di sfratto per morosità. La norma ha previsto – accogliendo una sollecitazione di Confedilizia, che ha chiesto e continua a chiedere anche il giusto risarcimento per tutti i proprietari soggetti al blocco degli sfratti – l'esenzione dal versamento dell'Imu per l'anno 2021 relativa all'immobile posseduto dalle persone fisiche che lo hanno concesso in locazione a uso abitativo e che abbiano ottenuto in proprio favore l'emissione di una convalida di sfratto per morosità entro il 28 febbraio 2020, la cui esecuzione è stata sospesa sino al 30 giugno 2021. La stessa esenzione si applica anche a beneficio delle persone fisiche titolari di un immobile, concesso in locazione ad uso abitativo, che abbiano ottenuto in proprio favore l'emissione di una convalida di sfratto per morosità successivamente al 28 febbraio 2020, la cui esecuzione è sospesa, a seconda dei casi fino al 30 settembre 2021 o fino al 31 dicembre dell’anno in corso. Poiché tale esenzione è giunta successivamente al versamento della prima rata dell’Imu 2021 (o del versamento dell’unica rata a saldo), la stessa disposizione ha previsto che per coloro che avessero già provveduto al versamento dell’imposta, fosse riconosciuto il diritto a ottenere il rimborso di quanto corrisposto. Con il decreto  si stabilisce che per richiedere il rimborso bisogna presentare al Comune competente un’apposita istanza contenente, oltre alle generalità del contribuente e ai dati identificativi dell'immobile, i seguenti elementi: “a) possesso dell'immobile; b) concessione dello stesso in locazione a uso abitativo; c) estremi del provvedimento con cui è stata ottenuta una convalida di sfratto per morosità entro il 28.2.2020, la cui esecuzione è sospesa sino al 30.6.2021 oppure una convalida di sfratto per morosità successivamente al 28.2.2020, la cui esecuzione è sospesa fino al 30.9.2021 o fino al 31.12.2021; d) estremi del versamento della prima rata o dell'unica rata dell'Imu riferita all'anno 2021; e) importo di cui si chiede il rimborso; f) coordinate bancarie”.

C.S.