"Anche oggi siamo riusciti nell'impresa di non farci mancare l'ennesima uscita sconclusionata del consigliere di minoranza Ferruccio Sansa che, indipendentemente dalla materia trattata, dimostra sempre di conoscere molto poco di ciò di cui parla e di utilizzare i dati in maniera estremamente parziale e come sempre interpretandoli in maniera opportunistica e di parte". dichiara il gruppo consiliare di Cambiamo! in Regione Liguria.
"Nella giornata odierna, caratterizzata dallo svolgimento dell'assemblea legislativa regionale, che evidentemente non appassiona più di tanto il nostro baldo consigliere, è infatti uscito un comunicato estemporaneo, per nulla contingentato dai fatti e (nota ancora più grave) stancamente ripetitivo nei concetti esposti. - proseguono i consiglieri arancioni - L'accusa mossa dall'instancabile 'Robin Hood di Sant'Ilario', e dagli accoliti che fanno parte della lista che porta il suo nome, è sempre la stessa: la Regione 'ha smantellato la sanità pubblica e oggi per ridurre le liste di attesa compra le prestazioni dei privati'. Dal 2010 a oggi, lamentano ancora i 'nostri', i dipendenti del Sistema Sanitario Nazionale sono scesi da 21.469 a 15.048. Qualcuno forse dovrebbe spiegargli che per cinque anni, dal 2010 al 2015, la Giunta regionale faceva capo a Claudio Burlando, ma a lui che gli frega? Molto meglio addossare qualunque responsabilità (in maniera del tutto casuale) al presidente Giovanni Toti, tanto è lì apposta e hai visto mai che a sparare nel mucchio qualcosa si riesca anche a portare a casa".
"Quello che Sansa e i suoi ignorano (o che più probabilmente fingono di non sapere...) è che la Regione ha recentemente varato il Piano Restart Sanità, finalizzato a smaltire le liste di attesa e recuperare tutte le attività sanitarie che, a causa della pandemia, sono state ridotte o sospese, mentre gli ospedali, le strutture sanitarie e tutti gli operatori della Liguria erano impegnati, 24 ore su 24, nel fronteggiare la pandemia. - dice ancora il gruppo consiliare arancione - Sul lungo e medio periodo, invece, l'obiettivo del Piano è quello di abbattere i tempi di erogazione delle prestazioni sanitarie e ridurre la mobilità in uscita di quei pazienti che scelgono di curarsi al di fuori della nostra regione".
"All'interno di Restart Liguria sono previsti investimenti per 64 milioni di euro, 24 sono già disponibili per il quarto trimestre dell'anno in corso, mentre i restanti verranno stanziati nella prossima Legge di Bilancio per venire poi reinvestiti entro il primo semestre 2022, solo ed esclusivamente in ambito di sanità pubblica. - concludono i consiglieri regionali totiani - Un risultato straordinario, ottenuto costruendo un azzeramento del disavanzo, in materia di sanità, con due anni di anticipo, ovviamente creato dalla precedente amministrazione regionale. Questi sono fatti, numeri e dati che stanno dalla parte dei cittadini. Solitamente, caro Ferruccio, si dice che 'anche un orologio rotto segna l'ora giusta due volte al giorno'; l'autore di questa massima, con ogni evidenza, non ha mai avuto il piacere di conoscerti".
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Politica | 26 ottobre 2021, 17:15
Il gruppo "Cambiamo!" in Regione contro Sansa: "Lui e i suoi sulla sanità fanno disinformazione"
"Quello che Sansa e i suoi ignorano (o che più probabilmente fingono di non sapere...) è che la Regione ha recentemente varato il Piano Restart Sanità"
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