Proprio non piace al presidente della Seconda Commissione presso il Municipio II Centro Ovest, Fabrizio Maranini, la chiusura di una parte di marciapiede in via Albertazzi, ingoiata dal cantiere di San Benigno e che di fatto cancella un passaggio pedonale ma soprattutto impedisce il passaggio alle persone.
Ha infatti inviato una seccata richiesta di chiarimenti a tutti i possibili interlocutori per la questione. Innanzitutto all’assessore Campora, quindi a uffici tecnici del Comune, a quelli della mobilità e pure alla Polizia Municipale e a chi compete la manutenzione.
Secondo Maranini, è addirittura “poco rispettoso dei cittadini residenti in zona San Benigno, tra Sampierdarena e San Teodoro, non poter transitare in buona parte del marciapiede di via Albertazzi”, per l’esponente Pd “letteralmente inglobato nel cantiere per la costruzione di un grande centro commerciale”.
È un pericolo, allerta il presidente della Seconda Commissione di via Sampierdarena, per chi cammina e si trova davanti quell’ostacolo inaspettato e improvviso e viene costretto a finire sulla strada; la stessa dove transitano migliaia di auto, che provengono da varie zone e direzioni.
Maranini a questo punto chiede di prendere visione del permesso di occupazione del suolo pubblico, per capire se tutto ciò è stato autorizzato regolarmente, visto che costringe a un autentico percorso di guerra da parte dei pedoni in transito. Poi chiede pure se questo permesso sia stato richiesto dal responsabile del cantiere. Ma in primo luogo ciò che interessa a Maranini è che venga costruito un passaggio-passerella usufruibile dai pedoni. “Occorre fare presto perché questa situazione è pericolosa - afferma Maranini - penso alle difficoltà dei pedoni, al rischio di incidenti passando accanto alle auto, ma penso anche e soprattutto ai disabili per i quali quell'invasione del cantiere sul marciapiede significa trovarsi davanti un ostacolo superabile con grande difficoltà o addirittura insuperabile. In alternativa venga creato un percorso diverso, una passerella che rispetti pedoni senza problemi fisici, ma permetta anche ai disabili di poterne usufruire senza che venga negato un loro diritto”.