/ Attualità

Attualità | 01 ottobre 2021, 16:46

Boccadasse, l'ordinanza anti movida arriva a fine estate, ma ai commercianti preoccupa una futura proroga

"Egoisticamente - commenta il presidente del civ - penso che fare adesso un'ordinanza del genere mi tocchi poco, ma al tempo stesso mi chiedo che senso abbia farla a conclusione di una stagione che è andata bene sotto diversi punti di vista"

Boccadasse, l'ordinanza anti movida arriva a fine estate, ma ai commercianti preoccupa una futura proroga

L'ordinanza anti movida a Boccadasse, annunciata dal sindaco dopo la fine degli Europei di calcio, è arrivata a fine estate, quando il borgo si è ormai svuotato dei turisti, e le attività chiudono a mezzanotte anche nei fine settimana, rendendo così praticamente inutile il divieto imposto dal comune di consumare o anche banalmente tenere in mano una bottiglia di un qualsiasi alcolico.

Le perplessità sul provvedimento le condivide Alessio Pastine, presidente del civ e titolare di due locali. "Egoisticamente - commenta a La Voce di Genova - penso che fare adesso un'ordinanza del genere mi tocchi poco, ma al tempo stesso mi chiedo che senso abbia farla a conclusione di una stagione che è andata bene sotto diversi punti di vista".

Pastine spiega che né la scorsa estate, né negli anni precedenti a Boccadassse ci sono stati episodi di violenza, vandalismo o risse. "Il premio a fine stagione è un'ordinanza anti movida? Io ricordo che per quanto riguarda il mio locale, ogni week end ho speso dei soldi per assumere una sicurezza privata, che mi aiutasse a far rispettare le regole ai clienti. Non ho visto la forza pubblica presidiare la zona".

Il timore di Pastine, ma anche degli altri esercenti di Boccadasse è che possa accadere quello già successo in centro, ovvero che l'ordinanza che per adesso termina il 31 dicembre, possa essere prorogata magari fino all'estate prossima. "Io l'ho già detto, ho dodici dipendenti, ma se l'ordinanza dovesse essere prorogata, gli stagionali purtroppo dovranno subirne le conseguenze". 

Il presidente del civ rilancia: "Dobbiamo semplicemente decidere se accogliere o respingere. Dopo le Cinque Terre e Portofino siamo la terza meta turistica in Liguria, e cosa offriamo? Servizi igienici che aspettiamo da dieci anni, l'illuminazione pubblica in alcuni punti inesistente e una spiaggia, simbolo della nostra baia, che da anni attende la manutenzione".

Pastine auspica un dialogo futuro con le istituzioni e ricorda: "Boccadasse ha sempre dimostrato di essere collaborativa, ogni volta che ci è stato chiesto di fare la nostra parte lo abbiamo fatto. I locali però sono un presidio, quando si spengono le luci qui diventa terra di nessuno".

Francesco Li Noce

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A NOVEMBRE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium