Da oggi è disponibile su tutte le piattaforme streaming digitali Rhododendron Park,
il nuovo album del cantautore genovese Gabriele Fiannacca.
Legato al supporto fisico, come molti altri appassionati di musica della sua generazione, Gabriele ha reso disponibile il suo disco in formato CD presso via del Campo 29 rosso - La Casa dei Cantautori Genovesi, a Genova.
Più di quindici anni di carriera, iniziata da adolescente come scrittore di poesie e maturata come frontman di una coverband anni ’70, sono raccolti in queste nove canzoni che vedono Gabriele districarsi tra le speranze della gioventù, la precarietà del presente e i misteri del futuro.
Come si evince dal titolo e dalla copertina del progetto, la cornice è il famoso parco di rododendri di Brema, in Germania, dove Fiannacca ha speso un significativo anno alla ricerca di lavoro e fortuna.
Il cantante identifica nella natura ambigua del Rododendro, un fiore splendido ma velenoso, la metafora del progetto:
“Questo album è la registrazione delle diverse fasi della mia vita, caratterizzate da un dualismo che racconto per esempio in Genova Supernova, in cui descrivo il rapporto di amore e odio che ho con la mia città natale; o in Rhododendron Park, dove canto di una metaforica passeggiata nel pacifico e desolante limbo della precarietà.”
Ad accompagnare l’uscita c’è il videoclip ufficiale del brano che ha dato il nome al disco: diretto da Sara Fenu, con la partecipazione di Davide Mocini alla chitarra, che si è occupato dell’arrangiamento di ogni traccia, e di Gio Shentwo, graffiti artist genovese.
Ma i contributi musicali non finiscono qui. Due sono le collaborazioni nel disco: Eugenio Ripepi, anch’egli cantautore, vecchio amico e compagno di Università al DAMS d’Imperia, in Canzoni per l’uso; e Babatunde Adewale Temiloluwa Faderin, in arte Ras, chitarrista italo-nigeriano conosciuto in Germania, in Nel buio dell’estate.
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