Una misura approvata attraverso "ordini del giorno di stampo assolutamente illiberale e non certo degni della nostra Costituzione" la definiscono alcuni docenti quella di estendere l'obbligatorietà di Green Pass a tutti i lavoratori, compresi quelli scolastici.
E così, per far sentire la propria voce contraria ecco la proposta ai savonesi: "Non votate per quei partiti che sostengono l'attuale governo".
La decisione arriva, secondo quanto sostenuto in un volantino, suffragata dalle dichiarazioni del deputato dell'attuale maggioranza di governo, Gabriele Lorenzoni, che lo scorso 22 settembre in aula ha sottolineato come vi sia "il rischio di di una normalizzazione nel futuro dell’istituto del green pass o di strumenti simili come esperimento di sistema di credito sociale sul modello cinese, con l’Italia primo Paese ad introdurlo in Europa".
"Mi riferisco a quel sistema di incentivi e disincentivi che in base a determinate condizioni possono bloccare o sbloccare diritti o far accedere a ricompense o imporre limitazioni al cittadino per controllare i suoi comportamenti sociali. Questo non sarebbe compatibile con la nostra Costituzione e la nostra tradizione liberale e democratica" aveva quindi specificato il deputato del Movimento 5 Stelle facendo poi riferimento ai valori della Costituzione "per tutelare la salute pubblica e, al tempo stesso, preservare la libertà e i diritti fondamentali dei cittadini, combattendo ogni forma di discriminazione".
"Dopo poche ore il governo ha posto la questione di fiducia facendo decadere tutti gli emendamenti e troncando il dibattito parlamentare sia alla Camera che il giorno successivo al Senato" affermano però i docenti contrari alla misura.
Insomma, la minaccia temuta dai firmatari è quella di una deriva illiberale alla quale i firmatari del volantino aggiungono le parole del professor Bassetti, tra i più acerrimi "nemici" dei no-vax, contro il "bavaglio" ai medici.
"Non è più solo una questione relativa ad uno specifico provvedimento: è una scelta del tipo di Stato in cui vivremo. Non si tratta di una contrapposizione tra chi è a favore o contro la certificazione verde: sono scelte che riguardano ciascuno di noi, in ogni ambito" concludono i docenti in questione.
Al di là della provocazione sul voto estesa a tutta la cittadinanza savonese, il confronto tra i docenti che nelle settimane scorse hanno già contestato pubblicamente questo provvedimento continuerà, "per vedere come proseguire la nostra protesta nella scuola".