Genova celebra Emanuele Luzzati, nel centenario della sua nascita, con un programma di eventi per rendere omaggio al grande artista genovese, scomparso il 26 gennaio 2007: si comincia il 3 giugno, nel giorno del compleanno di Luzzati, con un calendario d’iniziative che porteranno la sua arte, le sue opere e i suoi colori nelle strade, nei parchi e nei palazzi di tutta la città, in una grande festa collettiva che proseguirà sino a fine anno.
«Per Genova, il centenario della nascita di Luzzati è l’occasione di rendere omaggio al suo illustre cittadino ma anche di trasformarsi in una mostra diffusa in più parti della città, splendida e colorata - commenta l’assessora alle Politiche culturali del Comune Barbara Grosso - Luzzati è stato un grande illustratore e un incommensurabile scenografo, ma lo ricordiamo soprattutto come un artista a tutto tondo, magistrale interprete di una cultura figurativa capace di realizzare opere originali utilizzando qualsiasi materiale. Il suo stile personalissimo, il suo mood espressivo e la ricchezza del suo mondo fantastico, hanno reso Emanuele Luzzati uno degli artisti più amati del nostro tempo».
«I 100 anni di Luzzati - dichiara l'assessora regionale alla Cultura Ilaria Cavo - sono una grande occasione, anzi sono l'occasione non solo per ricordarlo come merita ma anche per dipingere la ripartenza come solo lui sapeva fare: come raccontava Strehler, ‘di fronte alle sue scenografie si ha quasi sempre l'impressione di finire mani, piedi e pensieri dentro un sogno’. Ecco, Emanuele Luzzati, con il suo estro, i suoi tratti e i suoi colori, ci ha fatto sognare; per questo i suoi 100 anni sono un'esplosione di eventi che abbracciano tanti luoghi di Genova e della Liguria: scenografie, animazioni, proiezioni, parate e lo spettacolo rivissuto grazie al Teatro della Tosse: come in uno dei suoi grandi collage, ci porterà a vivere un'estate magica e, speriamo, a farci ancora un po' sognare».
«Se Lele fosse nato in un'altra città probabilmente avrebbe fatto un altro mestiere, magari il commerciante oppure il sarto per signora, chissà. Genova, gli ha fornito un immaginario ricco visivamente e umanamente. Impossibile non riconoscere i suoi collage nell'accatastamento di tetti, terrazzi, loggiati, campanili, strisce di mare che Genova offre a chi sa guardare – sottolinea Emanuele Conte, presidente Fondazione Luzzati Teatro della Tosse - Vista dal basso la città ricorda le scenografie fatte di mobili abbarbicati che hanno scosso e ridisegnato il teatro del '900. E poi quella creatività del riuso, la fantasia del riciclo, del far tanto con poco, proprio come la cucina ligure... Le strade Lele amava percorrerle col naso in su, perché se a Genova alzi lo sguardo scopri un'altra città. E questo era ancora più vero quando i muri del centro erano anneriti dalla fuliggine. Oggi Genova è luminosa e bellissima, e nell'estate del 2021, la sera, potrà accendersi e diventare un grande teatro con un unico protagonista: Emanuele Luzzati».