Attualità - 20 aprile 2021, 11:53

Il comandante Messina e i volontari dell’Anc di Sampierdarena: un servizio prezioso per Genova (FOTO)

La sezione dell’Associazione nazionale carabinieri di via La Spezia è un punto di riferimento per soci, simpatizzanti e abitanti; gli iscritti garantiscono la quotidiana apertura di Villa Scassi, supporto a grandi eventi e hanno aiutato popolazioni colpite da catastrofi

Per il luogotenente Orazio Messina, ora in congedo (dal 2008), siciliano d’origini e presidente dell’Associazione nazionale carabinieri di Sampierdarena, l’Arma più che una professione o una funzione di servizio al Paese è una filosofia di vita, essenziale ed insita nel suo dna dalla nascita. Militare per passione e convinzione, fu tra i carabinieri che chiusero la caserma di Nassiriya, la cui sola evocazione fa venire i brividi agli italiani. Momento di commozione e importanza storica che è solo uno dei tanti passaggi della sua vita da militare, carriera scelta con entusiasmo assoluto e che lo portò a servire la divisa in Sardegna, poi nel comasco al Radio Mobile, quindi a comandi nell’Oltrepò pavese, nel Nucleo Operativo della provincia Imperia e infine al comando della stazione di corso Martinetti a Sampierdarena, in un momento molto complesso per la delegazione ponentina pervasa all’epoca da tensioni sociali, dilagante piccola malavita e persino scontri etnici. E non aveva ancora messo il piede fuori dalla caserma per il congedo, quando venne iscritto d’ufficio alla sezione Anc di via La Spezia, diventandone poi in breve tempo presidente.

Con grande passione ed impegno personale è riuscito a creare in poche stanze un sito di grande rispetto, quasi una galleria di modelli di mezzi dei carabinieri, documenti, bandiere, foto dell’Arma, istituzione tra le più amate dagli italiani, nei momenti di successi investigativi come in quelli tragici degli anni di piombo, con la sede Anc intitolata a Mario Tosa, che cadde sotto i colpi dei terroristi delle Brigate Rosse, armati di mitra e odio verso la società e chi difendeva lo stato in via G.B. Monti, nel cuore della delegazione. La sua attività prosegue oggi con la presidenza della sezione dopo aver creato da oltre 10 anni un gruppo di volontariato che, attraverso quasi 200 iscritti che spaziano da ex graduati, militari, poliziotti, finanzieri, guardie giurate ma anche loro familiari o semplici simpatizzanti, svolge attività di grande rilevanza per la comunità, come l’apertura quotidiana, 365 giorni su 365, del polmone verde di Sampierdarena di Villa Scassi, ma opera anche, in supporto alle forze dell'ordine, a servizi di organizzazione e controllo di eventi pubblici e manifestazioni o servizio per garantire ordine durante la distribuzione di pacchi di alimentari ai bisognosi nelle chiese. Volontari che hanno anche svolto compiti di protezione civile con trasferte guidate dallo stesso Messina, in luoghi terremotati come L’Aquila, Emilia Romagna o nelle alluvioni che hanno ripetutamente colpito Genova.

Un personaggio insomma d’eccellenza per come crede in ciò che fa e una sezione Anc che merita menzione e fa... buona notizia, con onore per i molti e attivissimi soci. “Adoperarsi per la popolazione con solidarietà ed assistenza, sempre tutelando assolutamente l’immagine dell’Arma, è per me una massima di vita”, afferma il luogotenente, che sottolinea come la sezione di via La Spezia sia un punto di incontro e di riferimento non solo per i soci. “Riceviamo persone, ascoltiamo le loro problematiche, dialoghiamo con tutti e se possiamo cerchiamo di aiutare chi ce lo chiede - afferma Messina - e lo facciamo senza alcun interesse materiale, solo perché crediamo in un ideale, nei valori, facendoci forti degli insegnamenti di quelli che sono i principi della vita militare”.

E cita una sua massima che, auspica tuttavia, lo possa diventare per ciascun cittadino: “Fare il proprio dovere non per timore di pena né per speranza di ricompensa, ma per intima persuasione della sua intrinseca necessità”. Massimamente grato, sottolinea il comandante, “ai tanti volontari di questa sezione senza i quali non sarebbe possibile svolgere la nostra opera. E che si adoperano con grande passione e precisione, convinti e bravi in quello che fanno con grande dedizione”.

Dino Frambati