"Oggi ho portato all’attenzione del Consiglio Regionale la preoccupante situazione che coinvolge Leonardo Genova", scrive il consigliere regionale del partito Democratico Pippo Rossetti.
"Il 18 marzo i lavoratori di Leonardo Genova che svolgono le proprie attività presso clienti, impianti postali, ecc. hanno effettuato due ore di sciopero per ribadire la volontà dei lavoratori di mantenere la Business Unit Automazione, patrimonio industriale della città, all'interno di Leonardo S.p.A. ma già il 12 marzo u.s. si era tenuto lo sciopero di due ore che aveva visto centinaia di lavoratori della sede genovese di Leonardo sfilare in corteo per le strade e a cui era seguita la dichiarazione dello stato di agitazione, da parte dei delegati sindacali di Fim Fiom Uilm", prosegue Rossetti.
"Come affermano le organizzazioni sindacali, i lavoratori genovesi hanno ribadito con queste iniziative la volontà di non essere spettatori passivi di un processo che rischia di mettere in discussione 400 posti di lavoro e le prospettive stesse del gruppo Leonardo a Genova - aggiunge il consigliere regionale del Pd -. Per questo ho portato alla firma di tutto il Consiglio Regionale un ordine del giorno che impegna il Presidente Toti e la Giunta a farsi parte attiva presso i vertici di Leonardo per far si che ci sia un passo indietro rispetto alla ricerca di un partner industriale per la ex Elsag, che occupa 400 lavoratori sui 1700 dello stabilimento genovese che sarebbe l’anticamera della vendita della Business Unit Automation e a promuovere un incontro urgente con tutti i parlamentari liguri e il Comune di Genova come richiesto dalle organizzazioni sindacali su questa preoccupante vicenda. Sono soddisfatto che l’ordine del giorno sia stato approvato all’unanimità per dare sostegno all’attività delle organizzazioni sindacali impegnati in prima linea da subito: ne va del futuro industriale di Genova e di tutta la Liguria".