Aumenta il numero delle forze politiche che chiedono alla Regione di intervenire e intercedere con il governo e il presidente della Repubblica per chiedere l'obbligatorietà a sottoporsi al vaccino anti covid per il personale sanitario. Il caso è emerso dopo il cluster al San Martino, provocato, secondo quanto dichiarato dal presidente della Regione, da un'infermiera che aveva rifiutato la vaccinazione. Fratelli d'Italia, tramite il proprio capogruppo Stefano Balleari, ha presentato un ordine del giorno per impegnare la Regione a farsi portavoce della richiesta di obbligatorietà del vaccino da parte del personale sanitario.
“Avevo presentato un ordine del giorno spiega Balleari a La Voce di Genova - affinché potesse essere affrontato da questa assemblea, perché il presidente si facesse parte attiva nei confronti del ministro e del presidente della Repubblica, per inserire l'obbligo vaccinale che dovrebbe includere il personale sanitario, che deve pensare a una vaccinazione per se stesso, come tanti hanno fatto, ma soprattutto per il fatto che vengono in contatto con molte persone che soffrono di patologie particolarmente complicate, perché non esiste soltanto il covid in questo momento, non possano infettare altre persone”.
“Era pertanto – continua Balleari – una questione improntata sul buonsenso e sul senso civico delle persone che si occupano di sanità, che a maggior ragione dovrebbero occuparsi della propria salute nei confronti di terzi”. Un argomento, quello lanciato dal capogruppo di Fdi, su cui si dibatte e su cui non è facile trovare tutti d'accordo. “Io sono un sì vax, ritengo che le vaccinazioni abbiano portato un grande miglioramento nella nostra vita in tutti i sensi. Parlo di vaccinazioni, sono del 1958, le vaccinazioni le ho fatte quasi tutte ed erano tutte appena immesse sul mercato. Questo è un obbligo per cercare di debellare delle malattie, in questo momento il covid è una pandemia terribile che ha creato centinaia di migliaia di morti in tutto il mondo, bisogna poter fare tutto quello che si può per cercare di arginarlo”.
Balleari, nel definirsi sì vax, si dice anche sostenitore dell'ipotesi di un passaporto vaccinale: “Personalmente sono d'accordo, - conclude Balleari - esistesse una vaccinazione contro le unghie che si incarniscono la farei fare e la farei personalmente. Non vedo l'ora che sia il mio momento per fare la vaccinazione Astrazeneca perché sarò uno dei primissimi a farla, quando potrò”.