‘Lupi sui monti di Genova’. Ecco la possibilità di trovare e riconoscere le sue tracce. Domenica 21 marzo ha luogo un’escursione organizzata, proprio sulle tracce del lupo, insieme a due esperti: Paolo Rossi, ‘wolves photographer’, e Davide Costa, guida ambientale.
“Domenica Paolo Rossi ed io - spiega Costa - accompagneremo in punta di piedi sulle tracce del grande predatore più adattabile del pianeta Terra: il lupo. Cercheremo con umiltà le sue tracce in una delle zone più selvagge e sottovalutate delle alture di Sant’Ilario e Bogliasco”.
Si sa che il lupo è tornato, ma non ha vita semplice sui monti della nostra regione e molti dimenticano o fingono di dimenticare che è un animale protetto. “L’escursione - spiega Rossi - sarà basata sul ritrovamento delle sue tracce, tra cui gli escrementi, che sono le prove più evidenti del suo passaggio, lungo i sentieri. Ultimamente la Regione ha investito molto poco sugli studi che riguardano i lupi, perciò i dati più recenti risalgono al 2016, con il censimento di circa 50 esemplari sparsi su tutta la Liguria, numero esiguo. Pur avendo a disposizione tante prede, i lupi sono troppo pochi ed è anche per questo motivo che è molto difficile individuarlo, poiché si deve spostare continuamente per mangiare”.
Il lupo non è come gli altri animali selvatici, come i daini che amano brucare, quindi solitamente stanziali e individuabili. “Si calcola che possa esserci un lupo ogni 50-100 chilometri quadrati - aggiunge Rossi - a essere ottimisti. Qualche volta in 150 km ce ne possono essere tre: sono pochi e vivono con grande difficoltà a causa del bracconaggio di cui sono spesso vittime”.
Il fotografo naturalista studia e coglie con la sua macchina fotografica questi splendidi animali, tornati in Italia nei primi anni Ottanta, provenienti dall’Abruzzo, per lo più a causa della loro dispersione: dall’Appennino hanno raggiunto le Alpi liguri, diretti in Francia, inseguendo i cinghiali, reintrodotti in grande quantità a scopo venatorio.
Nelle zone dell’entroterra si è sentito più al sicuro, perché abbandonate dall’uomo, che teme e che ‘sente’ a lunghissima distanza, grazie al suo potente olfatto. Il fotografo di lupi passa giorni nei boschi, nascosto e in attesa di immortalarne uno, ben mimetizzato nella macchia. Qualche volta ci riesce, armato solo di tanta pazienza, anche per affrontare ore e ore al freddo. Rossi si serve anche di video e foto-trappole, che piazza nei boschi, tornando a controllarle dopo qualche tempo: si attivano al passaggio di un animale e qualche volta c’è anche il lupo.
Nel 2017 fece un drammatico ritrovamento: un giovane lupo ucciso con un colpo d’arma da fuoco, trafitto da un proiettile destinato all’abbattimento dei caprioli in Val d’Aveto a Cabanne. All’epoca la popolazione riferì al fotografo di ululati perpetrati per diverse notti, come un vero e proprio pianto collettivo da parte degli altri, per la perdita del loro compagno.
L’escursione per capire meglio questi meravigliosi animali è riservata ai residenti a Genova; sarà rinviata in caso di maltempo. L’appuntamento è alle 9,30 sul piazzale della chiesa di Sant’Ilario, raggiungibile con mezzo privato o la linea Amt 516 da Nervi.
La camminata, lenta, dura 4 ore, escluse le soste per le spiegazioni, il pranzo e gli appostamenti. Il dislivello è 500 metri circa, con alcuni punti esposti non adatti a chi soffre di vertigini. Occorrono: scarpe da trekking, meglio se impermeabili, abbigliamento da escursione a strati, un capo impermeabile (cerata, poncho, etc.) da utilizzare in caso di pioggia leggera. I cani sono ben accetti se condotti al guinzaglio e non particolarmente vivaci. Rientro previsto attorno alle 16,30; costo 15 euro adulti, 5 i bambini. Per informazioni scrivere su WhatsApp al 393 465224718.