"Senza lavoro e senza ristoro le imprese sono destinate a fallire. Da tempo assistiamo a incomprensibili balletti di un governo che, oltreché a dare colori, si conferma interessato alle proprie tasche, e non a quelle degli italiani. È scandaloso che la crisi di governo, orientata in questa fase a salvaguardare la poltrona di ciascheduno, blocchi l'erogazione dei ristori dovuti alle chiusure natalizie. Facciamo nostra la preoccupazione di Fipe-Commercio e, come più volte detto, chiediamo celerità per i ristori, di per sé insufficienti e frammentati, sui conti correnti delle attività economiche costrette a chiudere". È il commento dell'assessore regionale allo Sviluppo economico Andrea Benveduti.
"Molte attività attendono addirittura i contributi di novembre - continua Benveduti - Noi amministratori locali riceviamo quotidianamente imprenditori, ristoratori e partite iva in lacrime. Ci stiamo assumendo le nostre responsabilità e stiamo raschiando il fondo dei nostri bilanci per tenere ancora vivo il nostro tessuto produttivo. Ci aspettiamo che da Roma arrivi lo stesso impegno e che non si voltino ancora una volta le spalle, distratti dai propri interessi, all’economia dei nostri territori".
"Quanto segnalatoci dai tanti imprenditori con cui quotidianamente ci confrontiamo è inaccettabile. Mi sento di dire che i Comuni come Genova stanno facendo la propria parte nel supporto del commercio locale, ma non vediamo per nulla lo stesso impegno da parte del governo centrale - dichiara l'assessore al Commercio del Comune di Genova Paola Bordilli.
"Abbiamo messo in campo ogni strumento di nostra competenza, attingendo da risorse del solo bilancio comunale: 6 milioni di euro per abbattere le tariffe TARI a ristoranti, bar, palestre, alberghi con un Governo che non ci ha dato la possibilità di posticipare nemmeno le scadenze.
Abbiamo aiutato ambulanti, fieristi e operatori dello spettacolo viaggiante che a oggi restano una tra le categorie maggiormente dimenticate da un Governo che si è sempre distinto per una totale mancanza di conoscenza dei territori e delle dinamiche delle imprese.
Abbiamo introdotto la compensazione dei tributi con la PA per la prima volta, semplificando le procedure proprio per andare incontro a quell'esigenza di liquidità di cassa immediata delle imprese del commercio locale.
Abbiamo dato l'opportunità, primo Comune anticipando qualsiasi decisione governativa, di ottimizzare i giorni di lavoro per le attività del commercio autorizzando 18mila metri quadri di dehors e abbiamo concesso la gratuità fino al 30 giugno 2021".
"Stiamo lavorando per garantire ulteriori aiuti ma purtroppo gli stop and go, con scarsissimo anticipo nell'emanazione dei Dpcm, stanno vanificando anche gli sforzi per consentire un minimo di ripartenza al nostro tessuto commerciale. Auspichiamo un ravvedimento operoso in tempi brevissimi di questo Governo perché finalmente ascolti i territori e proceda con celerità all'erogazione di quei ristori attesi ormai da mesi a Genova, in Liguria e in Italia. I ristori sono indispensabili per compensare i giorni di inattività forzata per i nostri commercianti che si sentono, in modo condivisibile, in una condizione di ostaggio e di totale incertezza non solo per il futuro ma addirittura per fare previsioni sul giorno dopo, visto che le decisioni sulla loro sorte vengono prese da Roma con un margine di anticipo di pochissime ore. A oltre 10 mesi dalle prime misure sulla pandemia questa totale assenza di programmazione è totalmente vergognosa".