Il teatro Carlo Felice di Genova giunge alla presentazione della prima parte della stagione d’opera, di balletto e sinfonica 2020/2021 dopo il periodo di chiusura dei teatri e quello immediatamente successivo segnato da una ripresa dei lavori nei limiti previsti dai protocolli nazionali di sicurezza: in questa fase così delicata durante la quale la maggior parte dei teatri italiani ha cessato tutte le attività, il teatro Carlo Felice ha compiuto ogni sforzo possibile per conciliare il proseguo della produzione artistica, linfa vitale del teatro, con la doverosa salvaguardia della salute degli artisti, del pubblico e dei propri dipendenti; un impegno, quest’ultimo, culminato il 2 luglio con il conseguimento, primo teatro al mondo, della “Biosafety trust certification” – Rina.
Al momento il teatro ha pianificato una stagione fino a giugno 2021, ma in linea con le decisioni raggiunte insieme alle altre Fondazioni liriche e con un’emergenza covid prorogata fino al 15 ottobre, la Fondazione ha deciso di dare preventivamente corso ad una programmazione limitata al periodo ottobre-dicembre 2020 in vista di un auspicato ritorno alla normalità. La capienza massima consentita della sala rimane, al momento, di 999 posti, nel rispetto dell’ordinanza n. 45/2020 della Regione Liguria. Il prezziario della scorsa stagione è confermato, nonostante la riduzione dei posti disponibili per non danneggiare ulteriormente il pubblico. Per tutti gli spettacoli di questa prima parte di Stagione è possibile utilizzare i voucher relativi agli spettacoli della Stagione lirica e sinfonica 2019-20 del Teatro Carlo Felice annullati a causa dell’emergenza sanitaria.
La parte prima della stagione d’opera 2020/2021 si compone di tre titoli, tutti nuovi allestimenti della Fondazione Teatro Carlo Felice: Alessandro Stradella, Il Trespolo tutore, 29 settembre (anteprima), 1 ottobre (ore 20) e 2 ottobre (ore 20). Si tratta dell’appuntamento culmine per quanto riguarda l’omaggio alla civiltà musicale genovese che il teatro Carlo Felice ha portato avanti nei mesi scorsi: Il Trespolo tutore, una delle prime opere comiche della storia del teatro lirico, fu infatti tenuta a battesimo al Teatro del Falcone di via Balbi nel 1679. L’autore, Alessandro Stradella, uno dei maestri del Seicento musicale italiano, a Genova fu protagonista della vita culturale e mondana della città. Rimettere in scena oggi, per la prima volta in epoca moderna in Italia, Il Trespolo tutore, significa rendere omaggio alla grande Genova barocca, la Genova dei Rolli, con i suoi splendori e i suoi misteri. Per questo titolo raro e prezioso, il Teatro Carlo Felice ha scelto un cast di specialisti del teatro musicale barocco, guidati dal direttore d’orchestra Andrea De Carlo, uno dei massimi interpreti di Stradella al mondo. La regia è di Paolo Gavazzeni e Pietro Maranghi, le scene di Leila Fteita, i costumi di Nicoletta Ceccolini e le luci di Luciano Novelli. È prevista la registrazione dello spettacolo da parte di Sky Classica, che poi la diffonderà poi a livello internazionale.
«Alessandro Stradella – spiega il direttore De Carlo – è uno dei compositori più originali e sorprendenti di sempre e un grande operista. Le sue opere, richiestissime, costavano tre volte quelle dei suoi contemporanei. Il Trespolo tutore, la sua unica opera buffa, è un vero capolavoro. Esempio mirabile di commedia dell’arte nell’opera, alterna momenti divertentissimi ad altri tragici e commoventi. Composta sul geniale libretto di G. C. Villifranchi, la musica ci trasporta con ritmo incalzante tra mille equivoci e colpi di scena attraverso moderni panorami sonori che fanno presagire il romanticismo e oltre». I registi dello spettacolo, Paolo Gavazzeni e Piero Maranghi, dichiarano: «La produzione de Il Trespolo tutore ci fa sentire parte di un progetto culturale importante e avvincente. Siamo grati al teatro Carlo Felice e alla città di Genova per questa opportunità entusiasmante che ci fa scoprire e amare un grande compositore, Alessandro Stradella, geniale e visionario uomo di musica e teatro, musicista determinante per tutta la musica che è venuta dopo di lui. Evviva!».
Franz Lehár, La vedova allegra 27 novembre (ore 19), 28 novembre (ore 15) 29 novembre e 1 dicembre (ore 15), 4 dicembre (ore 20), 5 dicembre (ore 20) e 6 dicembre (ore 15): è la più celebre ed amata delle operette, un titolo ormai divenuto sintesi di un’epoca e, al contempo, un termometro dei tempi a venire. La regia dello spettacolo è affidata a Luca Micheletti, attore, regista, cantante (interpreterà anche il ruolo del Conte Danilo), un giovane artista di eccezionale completezza già avviato a diventare uno dei nomi di punta del teatro italiano musicale e di prosa. Lo spettacolo vedrà anche l’esordio a Genova del direttore d’orchestra Lorenzo Passerini, un talento del podio di appena ventinove anni. Protagonista femminile, nei panni di Hanna Glawari, Elisa Balbo. Scene e costumi di Leila Fteita. A proposito della sua impostazione registica, Luca Micheletti scrive: «Lo spettacolo si impernia su due assi portanti dalle molteplici declinazioni: da un lato, il tema del vorticoso girare su se stessi; dall’altro, quello del teatro come scintillante rifugio fuori dal mondo. Siamo in un universo in cui, innanzi tutto, ogni cosa gira costantemente: una società-carillon che celebra se stessa nel rituale girotondo che Schnitzler, grande viennese, elevò a simbolo dell’intero secolo dando alle stampe il suo Reigen proprio nel 1900».
Ruggero Leoncavallo, Pagliacci, 22 dicembre (ore 20), 23 dicembre (ore 20), 27 dicembre (ore 15), 29 dicembre (ore 20), 30 dicembre (ore 20), 2 gennaio (ore 15) e 3 gennaio (ore 15:00) 2021: la realtà che irrompe sul palcoscenico e abbatte gli argini della finzione teatrale: questo è Pagliacci di Ruggero Leoncavallo, il “più verista dei melodrammi veristi” (come lo ha definito Alberto Savinio). Oggi, grazie alla tecnologia, siamo tutti testimoni di un nuovo modo di riprodurre la realtà attraverso le immagini. Ecco perché il Teatro Carlo Felice ha pensato che Pagliacci, con il suo forte realismo, sia l’opera adatta per sperimentare una messa in scena basata sulla “realtà aumentata”; un progetto innovativo, in collaborazione con Rai Cultura e Rai 5, con la regia, le scene e le luci di Cristian Taraborrelli. Nel cast spiccano due nomi, amatissimi dal pubblico di tutto il mondo e in particolare da quello genovese: Serena Gamberoni, che interpreterà Nedda, e Francesco Meli, che debutterà nel ruolo di Canio. Sul podio, Andriy Yurkevych. Costumi di Angela Buscemi.
A proposito di questo innovativo allestimento di Pagliacci, il regista Taraborrelli spiega: «L’opera I Pagliacci è come una tempesta nera che si abbatte sulle fragilità umane. È come un groviglio contorto di passioni che ferisce in pancia: amore, gelosia, odio, la ferocia del finale. Questo continuo movimento dell’anima esige un universo visivo senza confini, mutevole, plasmabile nel tempo e nello spazio, una “realtà aumentata”: frammenti sconfinati di natura, tremori che attraversano le forme, riflessi che interrogano, architetture che si espandono, un nuovo spazio tridimensionale-emozionale in cui i cantanti vivranno le loro molteplici vite osservate da camere live, sguardi digitali che racconteranno l’opera». Francesca Nesler, Responsabile dell’offerta di musica colta di Rai 5, afferma: «Rai Cultura è interessata a documentare lo spettacolo sia con la ripresa integrale di Pagliacci che con una puntata di Prima della Prima, oltre che, naturalmente, per il livello artistico espresso, per la sperimentazione della tecnologia della realtà aumentata sull'opera lirica. La messa in onda è prevista per giovedì 25 febbraio 2021 in prima serata».
La stagione sinfonica, che ha già un avuto un significativo preludio a settembre con i tre concerti dell’Omaggio a Beethoven diretti da Leonardo Sini e Donato Renzetti, prevede un nuovo, grande appuntamento il 4 ottobre, alle ore 20:00: Fabio Lusi e il pianista Alessandro Taverna interpreteranno il Concerto per pianoforte e orchestra di Benjamin Britten, una partitura magistrale del 1938 in prima esecuzione assoluta al Teatro Carlo Felice. Nella seconda parte del concerto, Verklärte Nacht (Notte trasfigurata) di Arnold Schönberg, un brano del 1899 appartenente a un repertorio di cui il Maestro Luisi è considerato un interprete di riferimento: la musica della Mitteleuropa al tramonto. Una pagina appassionata, visionaria e struggente, capolavoro della prima fase compositiva di Schönberg, quella ancora legata a Wagner e Mahler.
La prima parte di stagione sinfonica prevede altri cinque concerti, che riservano un’attenzione particolare a Beethoven nel 250° anniversario della nascita: venerdì 9 ottobre Donato Renzetti dirigerà il Transitus animae di Perosi, solista il mezzosoprano Clémentine Margaine; il capolavoro perosiano, in prima esecuzione al Teatro Carlo Felice, sarà preceduto dalla Sinfonia n. 8 in Fa maggiore op. 93, di Beethoven. L’11 ottobre il concerto verrà replica al Teatro Nuovo di Tortona, nell’ambito del Festival Perosi; venerdì 16 ottobre il violinista Kevin Zhu, Premio Paganini 2018, sarà il solista nel Concerto per violino e orchestra in si minore op. 61, di Elgar; direttore, Andrea Battistoni, che nella seconda parte della serata guiderà l’Orchestra del Teatro Carlo Felice nella Sinfonia n. 2 in Do maggiore op. 62 di Schumann. Il concerto è in collaborazione con il Paganini Genova Festival; giovedì 22 ottobre l’Orchestra del Teatro Carlo Felice, diretta Pietro Borgonovo, andrà in trasferta al Teatro Civico di Vercelli, con un programma tutto beethoveniano: Concerto n. 5 mi bemolle maggiore per pianoforte e orchestra op. 73 “L’Imperatore”, solista Ziyu Lin, Premio Viotti 2019, e la Sinfonia n. 7 in La maggiore op. 92; martedì 27 ottobre uno dei maggiori violinisti italiani, Massimo Quarta, Premio Paganini 1991, sarà solista nel Concerto n. 5 in la minore per violino e orchestra M.S. 78 di Paganini; direttore, Francesco Ivan Ciampa, che dirigerà, inoltre, l’Ouverture Coriolano e la Sinfonia n. 7 in La maggiore op. 92 di Beethoven. Il concerto è in collaborazione con il Paganini Genova Festival; infine venerdì 1 gennaio alle 16 Andriy Yurkevyc dirigerà il tradizionale Concerto di Capodanno.