Vendita, valore e servizi a valore. Indicati nel titolo sono, a tutti gli effetti, questi i tre passaggi fondamentali della storia di 3C Informatica: rivenditore prima, system integrator poi e oggi Tech Company a pieni voti, interamente dedicata a portare innovazione digitale ai propri clienti.
Una storia iniziata 25 anni fa nella provincia di Cuneo, inizialmente come negozio di informatica che via via, con l’aumento progressivo delle competenze, ha preso le connotazioni classiche di un system integrator, con focus sulle TLC.
Da qui il passaggio verso il cloud, abbracciato fin dai primi tempi per la fornitura di propri servizi, che oggi 3C Informatica fornisce appoggiandosi a due data center, garantendo ai clienti replica e disaster recovery dei loro dati. Una svolta che ha cambiato letteralmente la visione del mercato da parte del system integrator e che gli ha permesso di guardare anche verso altri fronti.
Su uno di questi, la Sicurezza IT, si è poi concentrata gran parte dell’attività, man mano che il mercato aumentava l’attenzione verso questo tema.
La svolta di 3C Informatica verso l’IT Security
«Una vera e propria svolta che abbiamo intrapreso con decisione anni fa – dichiara Pier Carlo Bruno, presidente e founder di 3C Informatica -, facendo anche scelte importanti sul fronte delle partnership tecnologiche, che ci hanno portato a sviluppare competenze specifiche sulla protezione e monitoraggio di rete. Fino a impiegare dei cybersecurity specialist, insieme ai quali abbiamo organizzato un portafoglio d’offerta e creato al nostro interno un piccolo SOC, attraverso il quale offriamo monitoraggio e servizi a valore, i quali stanno crescendo progressivamente di peso, al punto che ormai il 90% del nostro revenue è ascrivibile a forme di servizi a canone. Un business più equilibrato anche nei rischi, e con marginalità più alte e ricorrenti rispetto alla vendita a volume del passato».
Una scelta che sta portando il system integrator a chiudere esercizi in continua crescita, archiviando un 2019 in aumento del 35% sull’anno precedente e con il primo quarter 2020 cresciuto del 44% rispetto allo stesso periodo dell’anno prima.
Focalizzazione e flessibilità: insieme per la digitalizzazione delle aziende
Poi è arrivato il Covid. Con tutti i problemi che ha portato e che continua a mostrare, ma non ha certo scalfito l’ottimismo di Bruno: «L’emergenza pandemica ha dimostrato a tutti che la digitalizzazione può salvare il business. Le aziende lo hanno, loro malgrado, sperimentato con il lockdown della scorsa primavera e si preparano per evitare che un’ulteriore emergenza sanitaria possa fermarne le attività anche nei prossimi mesi. Ed è proprio su questo fronte che siamo stati pronti a dirottare la nostra attività in questo periodo, per dare risposta alle tante richieste da parte di aziende che vogliono dipendere il meno possibile dalla presenza fisica per il proprio lavoro, abilitando quella flessibilità, agilità e continuità garantita dallo smart working e da tutto quanto è accessibile da cloud».
Prossima frontiera: il Software Defined
Un momento che ha fatto riflettere la stessa 3C Informatica sul proprio futuro, la quale sta cercando di estendere le proprie competenze sul Software Defined, anche coinvolgendo realtà esterne, nell’ottica di creare un ecosistema di skill complementari e sinergici per raggiungere quella forza necessaria per affrontare aziende anche di taglio enterprise, finora al di fuori del focus target del system integrator.
Un percorso di completamento dell’offerta già iniziato 2 anni fa, con l’acquisto da parte di 3C Informatica di una software house attraverso la quale è stato costruito un ERP Web oriented, «portandoci a predisporre soluzioni software su tutto ciò che per noi era principalmente basato sull’hardware – dice Bruno -. E oggi, con il Software Defined, vogliamo aggiungere un’ulteriore accelerazione e andare a scalare su clienti di tipo enterprise ma, soprattutto, concentrarci maggiormente sulla data protection, sul dato e sulla sua gestione. Da qui l’accompagnamento dei clienti verso la migrazione al cloud in tutte le sue tappe e, prossimamente, poter fornire anche il supporto per la modernizzazione delle loro applicazioni per l’ambiente cloud».
Un ecosistema di partner per complementarietà di skill
Si tratta di esigenze che i clienti stanno già mostrando e per le quali 3C Informatica si sta quindi predisponendo a dare risposte esaustive anche su questo fronte. Prosegue quindi la ricerca di partner con skill specifici, altri system integrator «interessati alle nostre soluzioni di security, mentre loro ci contribuiscono con competenze e soluzioni di software defined». Rapporti di partnership ma anche scouting per acquisizioni per aumentare il raggio d’azione sul software defined e sulla modernizzazione delle applicazioni.
Già oggi, infatti, la strategia di 3C è orientata al Gruppo. Gruppo 3C, infatti, di cui 3C Informatica è la capogruppo, a cui si aggiunge 3C n-Soc, uno spinoff che si occupa di servizi di sicurezza, gestito da un ethical hacker insieme ad altri ingegneri orientati alla cybersecurity e alla mitigazione delle vulnerabilità. Altra società del Gruppo è Estroverso, che si occupa di software. In cantiere è poi la costituzione di una ulteriore società, che si chiamerà 3C Cloud PBX, basata essenzialmente sui servizi di Nfon, di cui il system integrator è partner certificato.
«La logica è quella di affrontare i temi in maniera verticale – afferma Bruno -. E su questa linea è anche la nostra attenzione sulle nuove tecnologie del digitale, in particolar modo il machine learning e l’intelligenza artificiale applicabili all’ambito dell’IT Security, ormai da tempo il nostro core business e intorno al quale gravitano tutte le altre attività».
La presente intervista è stata redatta da Loris.frezzato, testata Techcompany360 facente parte del gruppo editoriale Digital360. Clicca qui per l’articolo in originale