Fridays for Future Genova dopo tanti mesi sta tornando in piazza e lo fa venerdì 12 giugno alle 13.30 in piazza De Ferrari.
"Non vediamo cambiamenti. È vero, la consapevolezza è diversa. Qualcosa si è mosso, ma abbiamo sempre una pistola puntata alla tempia - dicono in una nota stampa -. Non è abbastanza. Tutto quello che vediamo è sempre un sistema che non riesce ad estirpare il male che lo alimenta. Un sistema che non riesce ad uscire da una mentalità di sfruttamento che riduce il pianeta e le persone a semplici numeri, le emozioni a strumenti al servizio dell’economia. Questo è il modo in cui le cose vanno.
Ora tutto il mondo inizia a riconoscere che un problema c’è - continua la nota - ma questo non basta a cambiare il corso delle cose. Ora occorre che tutto il sistema cambi. Proprio di fronte alla portata del cambiamento che abbiamo dinnanzi ci sentiamo impotenti, nudi!!! State a guardare, mentre ci viene tolto tutto, la possibilità di creare una famiglia, avere un lavoro, una sicurezza, mentre i diritti dei nostri fratelli e cugini vengono calpestati, mentre alcuni vengono uccisi, e non ci importa se vivono al Sud o al Nord, all’Est o all’Ovest del mondo!!! Potete toglierci tutto, ma non il futuro!!!
Toglieteci anche i vestiti se questo può servire a trasmettere la nostra disperazione, se può servire a salvare la nostra vita e le future generazioni. Perché è così che le cose vanno. I disastri ambientali continuano ad esistere, come testimoniato dai recenti avvenimenti in Siberia. La violenza giustificata dalla prospettiva del profitto continua ad esistere, come dimostrato dalle violenze contro i popoli indigeni in Brasile. L’odio e la discriminazione continua ad esistere, come testimoniato dall’omicidio di George Floyd. È tutto indissolubilmente legato.
È tutto figlio dello stesso sistema che, giorno dopo giorno, ci allontana sempre di più dalla natura e dalla nostra umanità, un sistema che vuole indurci a farci sentire sempre superiori, alla natura, agli altri uomini....alla legge.
È tutto figlio dello stesso sistema che ci legittima a distruggere il nostro pianeta, a mancarci di rispetto e perfino ad odiarci ed ucciderci, in funzione della convenienza materiale a cui si viene etichettati. Vogliamo un mondo diverso!!! Vogliamo un mondo alimentato dall’amore, dal rispetto, dal reciproco riconoscimento!
Rispetto alle azioni inadeguate dei decisori politici locali, nazionali ed internazionali crediamo che sia giunto il momento di rendere in "maniera plastica" quello che noi giovani stiamo subendo sulla nostra pelle le loro scelte.
Lo faremo utilizzando nuovi mezzi comunicativi, espliciti ed artistici".
Visti i contenuti proposti saranno presenti solo attivisti maggiorenni per l’evento principale