"Oggi nella seduta monotematica del Consiglio metropolitano abbiamo approvato l’affidamento, per una durata di 15 anni, del servizio integrato dei rifiuti per il bacino del Genovesato – affermano il Capogruppo Marco Conti e il Consigliere delegato al bilancio Salvatore Muscatello – Si tratta della conclusione di un percorso molto articolato e complesso che riveste grande rilevanza per i 31 Comuni del bacino. Nell’ affidamento sono coinvolti i comuni di Arenzano, Busalla, Campo Ligure, Campomorone, Casella, Ceranesi, Cogoleto, Crocefieschi, Davagna, Fascia, Fontanigorda, Genova, Gorreto, Isola del Cantone, Masone, Mele, Mignanego, Montebruno, Montoggio, Propata, Ronco Scrivia, Rondanina, Rovegno, Rossiglione, Sant’Olcese, Savignone, Serra Riccò, Tiglieto, Torriglia, Valbrevenna e Vobbia per una popolazione complessiva di circa 665.000 abitanti”.
La scelta del modello gestionale dell'in-house providing, già approvato nel dicembre 2019 è stata valutata anche sotto il profilo tecnico giuridico ed economico come la scelta migliore – proseguono Conti e Muscatello - Il mantenimento di un controllo pubblico su un settore così delicato fa parte della strategia di Città Metropolitana ed in particolare del suo Sindaco Marco Bucci che lo ha fortemente voluto e che sta perseguendo la stessa linea anche sui trasporti. Una grande opportunità per i comuni coinvolti che potranno beneficiare di una serie di servizi aggiuntivi sia in termini qualitativi che quantitativi. Una particolare attenzione è stata rimarcata per i Comuni come Arenzano, con il servizio rifiuti gestito in house direttamente dalla propria società partecipata, soprattutto per la salvaguardia dei posti di lavoro del personale dipendente”.
“L'affidamento per 15 anni ad AMIU, società a capitale interamente pubblico, oltre a garantire stabilità occupazionale, rende possibile assicurare un controllo certamente superiore a quello consentito dalle altre forme di gestione attraverso una influenza determinate degli enti pubblici nella gestione della società – continuano i due consiglieri di Liguria Popolare - perché ciò sia possibile abbiamo già proceduto alla modifica dello Statuto di Città Metropolitana prevedendo una conferenza di coordinamento di bacino che consenta ai comuni di partecipare alle scelte strategiche sul servizio, e si è altresì proceduto alla modifica dello statuto di AMIU e dei patti parasociali prevedendo un tavolo di coordinamento tra enti”.
“Il contratto di servizio determina in maniera stringente gli obiettivi quantitativi e qualitativi del servizio ponendo in capo al gestore il rischio operativo del loro mancato raggiungimento – concludono Conti e Muscatello - al testo iniziale sono stati presentati due emendamenti da parte dell'opposizione, che all’unanimità sono stati approvati”.