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Politica | 15 maggio 2020, 13:46

"Ripresa del servizio ferroviario in Liguria: confermato l’aumento dei volumi a partire dal 18 maggio"

Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl ferrovieri e Fast Orsa: "Continueremo a chiedere risposte e a proporre soluzioni"

"Ripresa del servizio ferroviario in Liguria: confermato l’aumento dei volumi a partire dal 18 maggio"

“Prosegue la fase di ripresa del servizio ferroviario in Liguria ed oggi s’è svolto un incontro al quale ha preso parte anche la direttrice del trasporto regionale di Trenitalia: l’assessore regionale ha confermato l’aumento dei volumi previsto a partire dal 18 maggio fino al 70% dei servizi originariamente previsti; l’incremento accompagna la fase di riapertura delle attività e le possibili nuove misure di allentamento del distanziamento sociale che, in caso d’indicatori sanitari favorevoli, potrebbero essere assunte dalla Regione Liguria già a partire dalla prossima settimana”: è quanto s’apprende da una nota di Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl ferrovieri e Fast Orsa Liguria.

“Le organizzazioni sindacali – sottolinea la nota – hanno espresso la necessità d’intervenire in modo più incisivo sull’organizzazione del servizio nelle stazioni a partire dalla riapertura delle biglietterie di Principe e Brignole, così com’è avvenuto in altri capoluoghi regionali; è stato chiesto il sostegno della Regione per rivendicare una presenza più capillare di addetti che siano dedicati anche alle attività d’informazione e antievasione per compensare il danno economico causato dai mancati introiti da biglietti ponendo fine alla pratica societaria di fare cassa sugli ammortizzatori e sulle ferie del personale. La Regione ha comunicato di aver già chiesto a Trenitalia d’intervenire rispetto alle biglietterie, ma non ha dimostrato di voler sostenere alle altre richieste su maggiori presenze di personale sostenendo che i tassi di frequentazione sono al momento talmente bassi da non giustificare tale richiesta utilizzando il tema dell’insostenibilità economica dovuta ai mancati introiti, avvalorata dall’intervento dell’amministratore delegato di Trenitalia”.

“Rispetto alla prossima ripresa della mobilità sociale – aggiunge la nota – il sindacato ha comunicato la propria preoccupazione circa il rischio di un futuro sovraffollamento dei mezzi in circolazione chiedendo d’implementare un sistema di prenotazione obbligatorio adatto a contingentare le presenze sui treni regionali: la Regione non s’è detta aprioristicamente contraria, ma Trenitalia ha sostenuto che esistono notevoli problematiche legate sia ai diritti degli abbonati che alle necessità dell’utenza metropolitana. Il sindacato ha chiesto alla Regione di approfondire le problematiche relative agli impianti di condizionamento sollevate dai lavoratori in queste settimane e di ottenere garanzie sulle sanificazioni dei mezzi della direzione regionale Piemonte che terminano la corsa in Liguria: al momento la Regione ha risposto che i gestori del servizio sono tenuti al rispetto delle norme dei dpcm in merito a salute e sicurezza senza però fornire risposte di merito nel dettaglio”.

“Da una prima lettura delle bozze del decreto rilancio, - precisa la nota - preso atto favorevolmente del rifinanziamento degli ammortizzatori sociali che interessano il settore e della possibilità di prorogarne la durata, sia la Regione che il sindacato hanno espresso preoccupazione per la probabile insufficienza delle risorse destinate ad un iniziale ristoro dei maggiori costi e minori introiti al netto dei risparmi da riduzione del servizio ed applicazione degli ammortizzatori per emergenza sanitaria. Il sindacato, prima di esprimere una valutazione definitiva sul fondo aggiuntivo di 500 milioni, ha chiesto di approfondire i dati economici del contratto di servizio regionale per conoscere in modo dettagliato l’entità dei mancati ricavi e dei maggiori costi, esprimendo comunque la necessità di far ripartire il lavoro per un servizio di qualità dal punto di vista della tutela della sicurezza di addetti e utenti”.

“Al momento – conclude la nota – restiamo in attesa della prossima convocazione in Regione durante la quale continueremo a chiedere risposte e a proporre soluzioni pur dovendo constatare che ad oggi non sembrano esistere gli spazi per una reale cabina di regia condivisa tra Regione e Trenitalia mentre continuano i tavoli puramente informativi a livello aziendale dove sembra prevalere la scelta di disintermediazione ed accentramento delle decisioni sempre più unilaterali e meno condivise”.

Redazione


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