Politica - 11 maggio 2020, 16:51

Porto, Cgil Cisl Uil Genova e Filt, Fit, Uilt Genova "Non si può scaricare tutta la crisi sui lavoratori della Culmv"

"I camalli hanno convissuto con le fasi emergenziali e hanno reso possibile la continuità produttiva per il primo scalo italiano". Il 13 maggio il prossimo incontro con i sindacati

"CGIL, CISL e UIL Genova unitamente a FILT, FIT e UILT Genova,  chiedono una immediata ripresa delle chiamate nel porto di Genova per i soci della CULMV. In questi mesi di pandemia i lavoratori portuali della Compagnia Unica Paride Batini, insieme ai lavoratori diretti dei terminal, hanno garantito il carico e lo scarico delle merci da e per il Porto di Genova", commentano in una nota stampa Cgil Cisl Uil Genova, Filt Cgil Fit Cisl Uil trasporti Genova.

"I camalli hanno convissuto con le fasi emergenziali e hanno reso possibile la continuità produttiva per il primo scalo italiano. Purtroppo la fase di difficoltà che sta vivendo il Porto di Genova è chiara e la situazione coinvolge alcuni terminal, molti dei quali hanno chiesto la cassa integrazione per i loro dipendenti, anche se solo poche aziende ne avevano realmente necessità. Invece la crisi si sta ripercuotendo maggiormente sui lavoratori della Compagnia con turni esigui e stipendi sempre più magri. Confederazioni e  categorie sono fortemente preoccupate che questa situazione si protragga nel tempo e che metta in discussione la continuità produttiva della Compagnia.

Nei giorni scorsi  Filt Cgil,  Fit Cisl e UIlT Uil, hanno chiesto un incontro al Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale per affrontare i temi del lavoro e del sostegno al reddito dei camalli. Un primo incontro è stato fatto la settimana scorsa mentre è fissato per il 13 maggio prossimo un incontro dove i sindacati si aspettano una risposta risolutiva", concludono.




Comunicato stampa


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