Maggior attenzione verso i soci della cooperativa: questa la linea di alcuni soci di Cattolica Assicurazioni che sembra oggi raccogliere altri consensi, tanto che pare stia per essere attivata una petizione.
Il testo non ancora definitivo partirà da tesi pubblicate su VERONAECONOMIA (www.veronaeconomia.it) e sarà concluso tra qualche giorno. “Sostanzialmente si ritiene che, se si vuole mantenere Cattolica Assicurazioni cooperativa, vadano ribaditi i valori solidali che l'hanno fatta crescere e nel contempo rafforzata la figura del socio e l'attenzione del socio, in modo ben distinto da quella dell'azionista e nel rispetto delle rispettive posizioni. Le recenti vicende, di cui si sono occupati i media nazionali e locali, sono stati per molti soci momento di ridiscussione del ruolo della compagnia e del suo modo di governo. La proposta nel caso venisse poi accolta dal Cda non vuole interferire con i ruoli di Consb e di IVAs, ma suggerire per una cooperativa qualcosa che esula dai compiti delle due autorità citate, essendo sostanzialmente miranti a rafforzare il rapporto etico tra soci. Al contrario, le varie proposte giunte in sede assembleare e discusse in sedi diverse, non sembrano soddisfare il ruolo del socio attento alla vita societaria; esse mirano piuttosto a definire alcuni criteri amministrativi che potrebbero essere validi in molte società quotate, ma non in una cooperativa quale Cattolica Assicurazion . Vedremo se si giungerà ad una proposta unitaria e se si riuscirà in tempi di limitazioni da pandemia a portare avanti la proposta che vede il nostro giornale in prima fila a rafforzare il ruolo cooperativistico di Cattolica Assicurazioni” affermano i promotori.