"La decisione del Comune di Genova di intitolare il porto di Nervi a Luigi Ferraro è inaccettabile. La storia di quest’uomo si lega a doppia mandata col fascismo: è stato un pioniere della subacquea e un brillante imprenditore? Non lo mettiamo in dubbio. Ma è stato anche un fascista convinto e ostinato, un sostenitore entusiasta della Repubblica Sociale e un membro attivo della X MAS di Junio Valerio Borghese, il quale fu anche protagonista di un tentato colpo di Stato. Peraltro, nel Dopoguerra, Ferraro non ha mai rinnegato le vicende fasciste avvenute durante il conflitto. Per lui è sempre rimasta la scelta giusta: una coerenza ferrea, che pesa come un macigno e che non può essere cancellata con un colpo di spugna per meriti professionali".
Lo dichiara il capogruppo di Linea Condivisa Gianni Pastorino, commentando l’approvazione avvenuta ieri in consiglio comunale di Genova della mozione, presentata dalla maggioranza di centrodestra, per l’intitolazione del porticciolo di Nervi.
"Ci risiamo, prima vogliono cancellare il nome del partigiano Attilio Firpo dalla passerella sul Bisagno. E per fortuna ci hanno ripensato. Adesso celebrano un fascista intestandogli un altro luogo pubblico. Ancora una volta Bucci mostra il suo vero volto: il suo è un antifascismo a giorni alterni. Festeggia il 25 aprile al Carlo Felice e 5 giorni dopo, dimentico della storia di questa città, accoglie la mozione approvata ieri – conclude Pastorino -. È una riflessione che dobbiamo condividere: su certe questioni non sono ammessi sconti né retromarce. Non si transige, non possono esserci connivenze di alcun genere con quel tragico pezzo di storia. E questo rappresenta uno dei più alti punti di frattura con la maggioranza che governa questa città e questa regione".