"Genova non sarà lasciata sola, la nostra presenza è doverosa e sono qui con grande piacere", ha commentato il premier Conte in visita a Genova per il varo dell'ultimo impalcato del Ponte per Genova questa mattina.
"Così ricongiungiamo una ferita nel cuore di questa città, ma siamo consapevoli che non potrà essere completamente rimarginata perché ci sono 43 vittime e non dimentichiamo il dolore dei familiari, come siamo consapevoli che i giudizi sulle responsabilità non si sono completati. Traiamo un'esperienza da questa tragedia e ci stiamo impegnando al massimo perché non debbano più ripetersene", ha continuato nel discorso d'inaugurazione della campata.
"C'è il lavoro di tanti qui, l'autorità pubblica ha fatto il suo dovere, i progettisti, in particolare Renzo Piano che ha disegnato il ponte gratuitamente, chi aveva la possibilità di partecipare al progetto lo ha fatto, siamo coesi. C'è una rappresentanza di tutte le donne, dei tecnici, dei progettisti, capi cantiere, ingegneri e architetti e dobbiamo ringraziarli tutti, ognuno ha fatto il proprio compito nei tempi che ci eravamo ripromessi di rispettare, ricordo quando ci fissammo questo limite temporale, i vostri sguardi erano preoccupati, ma avevo la consapevolezza che la data fosse di incitamento per completare quanto prima l'opera", ha concluso il Presidente del Consiglio prima di premere ufficialmente, col gomito, il pulsante.