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Attualità | 14 aprile 2020, 15:48

Confartigianato Liguria: "Positiva riapertura stabilimenti balneari, ora necessario lavorare in sicurezza"

Canale: "Occorre però scongiurare nuove situazioni di emergenza mettendo in sicurezza spiagge e costa"

Confartigianato Liguria: "Positiva riapertura stabilimenti balneari, ora necessario lavorare in sicurezza"

«Abbiamo accolto con grande soddisfazione la possibilità di entrare nelle nostre strutture per effettuare lavori di manutenzione e allestimento delle attività balneari e dei piccoli chioschi». Così Gianni Canale, responsabile regionale di Oasi Balneari Confartigianato, commenta il provvedimento della Regione Liguria che ha disposto da oggi la riapertura di alcune attività sul territorio.

«Non era più possibile perdere tempo – aggiunge Canale – In questo modo saremo pronti ad accogliere i clienti al momento della riapertura degli stabilimenti».

Al termine della quarantena e con la ritrovata possibilità di spostamento sul territorio, l'auspicio è che le persone abbiano la voglia di trascorrere tempo all’aria aperta: «Per questo noi gestori – sostiene Canale – avremo un ruolo importante nell'organizzazione delle strutture secondo le misure di sicurezza, come le distanze e la fruizione degli spazi. Chiediamo quindi solo di poter lavorare nelle migliori condizioni possibili».

Tra i vari interventi necessari, la rimozione di materiale ligneo che si è depositato sulle spiagge nell'ultimo periodo e la messa in sicurezza della costa, indispensabile per consentire agli stabilimenti stessi di lavorare in spiagge protette, scongiurando così nuove situazioni di emergenza.

«Una posizione che non vuole mettere ulteriore pressione nelle istituzioni in un momento già difficile – dice Canale – Ma che ha l’obiettivo di prevenire emergenze e problemi a vantaggio di tutto il sistema. Più volte la Confartigianato ha chiesto interventi urgenti di difesa della costa dall’erosione marina, dopo i numerosi danni causati dalle mareggiate che ciclicamente si abbattono sul litorale. Servono interventi di manutenzione delle scogliere soffolte già esistenti, con lavori di rifiorimento e di salpamento di massi, e la progettazione di nuove protezioni dove queste sono assenti».

«È quindi necessario che i vari iter amministrativi, dalla Regione ai Comuni, proseguano senza perdere ulteriore tempo – conclude Canale – La speranza è di poter riaprire gli stabilimenti con l’inizio dell’estate, in modo da non perdere del tutto una stagione balneare che sarà comunque, almeno in parte, compromessa. Anche per questo sarebbe opportuna una riduzione dei canoni per il periodo in cui non abbiamo potuto lavorare».

Comunicato stampa

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