Attualità - 31 marzo 2020, 17:00

"Amore al tempo del coronavirus": la storia a distanza di Claudio e Alberto

Claudio vive a Genova, Alberto ad Alessandria. Ecco la loro storia a distanza, in attesa di potersi rivedere e sposare

Abbiamo chiesto ai lettori della Voce di Genova di raccontare il proprio “Amore al tempo del coronavirus”, in particolare quello vissuto dalle coppie costrette a restare separate a causa della quarantena.

E la prima coppia che ha voluto raccontare come sta vivendo quest’esperienza, sia emotivamente che praticamente, è quella di Claudio e Alberto. Claudio, 47 anni, è il presidente di Arcigay Genova e per lavoro è responsabile della comunicazione di una nota pasticceria, mentre Alberto, 35 anni, vive ad Alessandria e lavora a Milano per una ditta che si occupa di sistemi diagnostici in campo medicale, tra cui i reagenti per gli esami sul coronavirus.

Si sono conosciuti nel 2015 in occasione di "Miss Trans Liguria" e da allora non si sono più lasciati: “è stato un colpo di fulmine e ne è nato subito un sentimento molto forte”. E in cinque anni non erano mai stati così lontani come in questo periodo: “Ci vedevamo ogni settimana, questa è la prima volta in cui non accade regolarmente”.

Infatti, dopo un viaggio romantico ad Amsterdam per festeggiare i loro compleanni - “il 25 febbraio, al ritorno, in aeroporto facevano già i controlli” - si sono visti per l’ultima volta a casa di amici, “ma mantenendo le distanze”.

Quello è stato l’ultimo week-end insieme, con la tristezza nel cuore al momento dei saluti alla stazione, “perché eravamo consapevoli che non ci saremmo visti per un po’”. E ad oggi sono più di tre settimane di separazione.

Alberto aveva anche chiesto di poter lavorare da casa a Genova, ma gli era stato negato, salvo poi essere costretto ugualmente a fare smart working, ma ormai restando ad Alessandria. Ed è difficile stare così lontani dal proprio amore: “È un po’ complicato – spiega Claudio - perché si deve aggiungere, a quello che il cittadino medio vive in questo momento, il fatto che la persona che dovrebbe rappresentare il tuo supporto, è distante. Io vivo solo, mi sento bene e sono piuttosto sereno, ma i momenti di down li ho anch’io, così come lui”.

Tanto più che, da tempo ormai, il loro desiderio è quello di sposarsi. “Da romantici quali siamo, stiamo aspettando di trovare un modo per vivere nella stessa città e celebrare le nozze – continua Claudio -. Non sappiamo ancora dove, se a Milano, Alessandria o Genova, ma mi piacerebbe fosse qui, a Palazzo Tursi, e con un rappresentante istituzionale”.

E intanto non restano che le chiamate: “Non ci siamo mai sentiti così tanto come adesso, anzi, abbiamo riscoperto applicazioni e videochiamate”.

Anche per allenarsi. Essendo costretti in casa, infatti, è meglio tenersi in allenamento e loro, seppure a distanza, lo fanno insieme, incitandosi reciprocamente: “Facciamo un’ora di allenamento nello stesso orario e durante ci mandiamo le foto, per poi darci appuntamento a dopo, con la videochiamata, dicendoci: vedrai come sono diventato figo!”.

Anche questo è l’”Amore ai tempi del coronavirus”.

Buon allenamento, ragazzi! E una cosa è certa: arriverete al matrimonio in splendida forma!