La Regione Liguria, insieme agli Ordini dei medici e degli infermieri, sta trovando una serie di alloggi in cui il personale sanitario possa dormire e fare la prima colazione, in modo da evitare contatti con i famigliari in questo difficile momento del loro lavoro, in cui sono a contatto con il Coronavirus.
Anche se il bando è stato promulgato prima si tratta anche di una risposta alle giuste preoccupazioni che sono state espresse in una lettera ‘aperta’ (QUI) di 96 mariti di infermiere che lavorano all’ospedale di Sanremo.
La Regione, insieme alla Protezione Civile, ha infatti diramato un bando in relazione all’emergenza nazionale epidemiologica, anche su richiesta degli ordini professionali. Il bando, che scade il 31 marzo (quindi tra due giorni) prevede la selezione di strutture ricettive (alberghi, hotel, bed and breakfast) presenti sul territorio, negli ambiti di competenza delle Asl Liguri. Servono infatti circa 300 posti su base regionale, da mettere a disposizione del personale medico ed infermieristico che presta servizio nelle strutture ospedaliere e sociosanitarie distanti dalla propria abitazione.
Il servizio, per un mese dal suo avvio, prevede camere dotate di bagno privato, servizi essenziali, riscaldamento, televisore, asciugacapelli e collegamento wifi oltre al servizio di manutenzione ordinaria delle stanze e della reception e la prima colazione. Dovranno anche essere vicine alle strutture ospedaliere presenti sul territorio. Il bando prevede il pagamento di 35 euro al giorno ma sono ammesse proposte in riduzione percentuale sul costo individuato che, a parità di prestazioni, verranno ovviamente scelte.
“Si tratta di una risposta molto importante – ha detto l’Assessore Sonia Viale – verso quegli operatori che svolgono un lavoro che va oltre l’immaginazione e, in più devono aggiungere la preoccupazione di rientrare in famiglia. Ovviamente gli operatori sanitari potranno accedere in modo volontario all’iniziativa”.
La Regione sta facendo l’accordo con gli Ordini professionali e, appena chiuso il bando verranno inviate le liste delle strutture che avranno aderito al bando. “Ovviamente – ha terminato Sonia Viale – eventuali iniziative di generosità e donazione, potranno implementare questa possibilità degli operatori sanitari”.