"È una città in ginocchio per l’incapacità di organizzazione e programmazione della giunta Bucci quella che viviamo e che emerge anche dal Bilancio previsionale 2020 del Comune discusso in questi giorni in Sala Rossa", si apre così il comunicato stampa del gruppo Pd in consiglio comunale, che attacca frontalmente la giunta Bucci sul tema del bilancio: per il Partito Democratico si tratta di un documento che tradisce l'assenza di un progetto di sviluppo per la città.
"Una realtà davvero molto lontana dalla #genovameravigliosa che ci viene raccontata ogni giorno, ma che purtroppo non esiste - si legge ancora nel comunicato stampa -. Gli indicatori industriali parlano di un calo occupazionale dell’0,9% nel primo semestre 2019, i porti nel 2019 hanno registrato un calo dal 2 al 4%, si è verificata un’emorragia di posti di lavoro anche a seguito di molte vertenze mai risolte dall’amministrazione ed infine sul piano demografico nel 2018 si evidenzia un calo di 2000 abitanti circa facendo il saldo tra nascite, decessi e nuovi arrivi".
Ed è col segno meno anche questo bilancio previsionale che percorre la direzione della decrescita. Il piano triennale dei lavori pubblici prevede per gli anni 2020-2022 investimenti per 197 milioni, contro i 207 previsti dal triennale varato nel 2019, e addirittura 339 di quello approvato nel 2018 - aggiungono i membri del gruppo Pd in Comune -. Nel 2020 il Comune farà partire cantieri per 92 milioni di Euro, contro i 138 milioni del 2018, e i 108 milioni del 2017. Dei 92 milioni che saranno investiti quest’anno, ben 59 (in gran parte provenienti da finanziamenti governativi) saranno assorbiti dal prolungamento della metropolitana nelle direttrici Brin-Canepari e Brignole-Martinez. Per cui, al netto della metro, i lavori pubblici per il 2020 scendono a soli 33 milioni di Euro, il minimo storico degli ultimi decenni.
I tagli colpiscono quasi tutti i settori. Per la manutenzione degli edifici scolastici le risorse scendono dai 28,4 milioni previsti alla miseria di 1,3 milioni. Le risorse PON Metro per l’efficientamento energetico e per la smart city (semafori intelligenti, illuminazione a led, piste ciclabili) scendono dai previsti 7,3 milioni a soli 2 milioni. I fondi del Patto per Genova, che finanziavano le opere del Waterfront di Levante e la messa in sicurezza del Rio Vernazza e del Torrente Sturla, in parte spariscono del tutto e comunque scendono da 28,7 a 9,5 milioni.
Nel bilancio non ritroviamo nessun progetto quadro per la città su molti temi: mobilità, gestione e smaltimento dei rifiuti, sistemi di trasporto pubblico. Manca un piano di governo del territorio che metta insieme lavoro, salute, sviluppo e crescita. E, ad oltre metà del mandato, non c’è traccia di molti impegni presi da Bucci in campagna elettorale nelle sue linee programmatiche 2017-2022. Eccone alcuni: istituzione di una card per i musei per il turismo congressuale, azioni per richiamare le imprese sul territorio, parcheggi di interscambio, supporto ai mercati genovesi, nuove fiere, opere di difesa del territorio, piste ciclabili. Ed infine la promessa delle promesse di Bucci: 30mila nuovi posti di lavoro, al momento non pervenuti però".