Aprirà domani, martedì 18 febbraio, il bando promosso dalla Regione Liguria a sostegno delle piccole imprese commerciali nei Comuni non costieri. Lo ricorda il consigliere regionale Claudio Muzio, capogruppo di Forza Italia. Il bando, che chiuderà i battenti il prossimo 18 marzo, è a graduatoria ed ha una dotazione finanziaria pari a 270.000 euro.
“Possono presentare domanda – spiega Muzio - le piccole imprese commerciali che si occupano di vendita al dettaglio effettuata in esercizi di vicinato, somministrazione al pubblico di alimenti e bevande, esclusa quella a carattere temporaneo, rivendita di generi di monopolio, vendita della stampa quotidiana e periodica effettuata in punti vendita esclusivi, rivendita dei prodotti farmaceutici, specialità medicinali, dispositivi medici e presidi medico chirurgici”.
“Il bando – prosegue - prevede la concessione di un contributo a fondo perduto per l’acquisto di attrezzature, arredi nuovi di fabbrica e software, per interventi di carattere edilizio e, limitatamente ai negozi di vendita al dettaglio e somministrazione al pubblico di alimenti e bevande, per l’acquisto di scorte. L’agevolazione è concessa nella forma del contributo a fondo perduto nella misura del 40% dell’investimento ammissibile, nei limiti del regime ‘de minimis’, per investimenti non inferiori a 5.000 euro e non superiori a 20.000 euro. Tale percentuale è incrementata del 10% per gli interventi realizzati dalle imprese ubicate nei Comuni con meno di 1000 abitanti e del 15% per gli interventi realizzati da imprese costituite da persone di età non superiore a 35 anni”.
“Questi finanziamenti - sottolinea il capogruppo di Forza Italia - rappresentano un sostegno concreto alle attività commerciali dell’entroterra, che costituiscono un importante presidio sociale oltre che economico ed un argine allo spopolamento delle vallate interne. La salvaguardia, la valorizzazione e la promozione dell’entroterra sono uno dei punti cardine dell’azione amministrativa dell’attuale Giunta regionale e della maggioranza che la sostiene in Consiglio. Lo sviluppo e la crescita della Liguria non possono non passare attraverso i due polmoni del nostro territorio: la costa e l’entroterra, in un’ottica di sempre maggiore integrazione nei settori strategici dell’economia regionale”, conclude Muzio.
Per l’area dell’ex Provincia di Genova possono presentare domanda le attività ubicate nei seguenti Comuni con popolazione inferiore ai 5.000 abitanti, individuati sulla base dei criteri contenuti nell’art. 24 bis della legge regionale 3/2008: Bargagli, Borzonasca, Campo Ligure, Castigione Chiavarese, Coreglia Ligure, Crocefieschi, Davagna, Fascia, Favale di Malvaro, Fontanigorda, Gorreto, Isola del Cantone, Lorsica, Lumarzo, Masone, Mele, Mezzanego, Montebruno, Montoggio, Ne, Neirone, Orero, Propata, Rezzoaglio, Rondanina, Rossiglione, Rovegno, San Colombano Certenoli, Santo Stefano d’Aveto, Tiglieto, Torriglia, Tribogna, Valbrevenna, Vobbia.