E’ nato anche a Genova il Comitato per il NO alla riforma costituzionale che prevede il taglio dei parlamentari. Il referendum confermativo si terrà il 29 marzo e sarà valido comunque, non essendo previsto il quorum.
"La proposta di riforma costituzionale interviene sugli articoli 56 e 57 della Costituzione, riducendo i deputati da 630 a 400 e i senatori da 315 e 200, con lo scopo dichiarato di favorire il processo decisionale delle Camere e di ridurre i costi della politica risparmiando 500 milioni di euro a legislatura - spiega il Comitato in una nota stampa - In realtà la riforma non interviene sull'iter di approvazione delle leggi, resta quindi difficile capire come ridurre il numero di parlamentari potrebbe favorire il processo decisionale, se non pensando che, riducendo la rappresentanza si riuscirà a tenere fuori le opposizioni.
Il risparmio è invece quantificabile in 50 milioni all'anno, cioè la metà di quanto viene dichiarato, corrispondente allo 0,007% del debito pubblico, ma i costi per la democrazia sono inestimabili. Con la nuova riforma ciascun deputato dovrebbe portare in parlamento le istanze di più di 150.000 cittadini, un senatore di 300.000.
E' sbagliato riformare la Costituzione con il calcolatore in mano, senza valutare le conseguenze sulla nostra democrazia, e su tutto l'assetto istituzionale, i risparmi si potrebbero ottenere più facilmente diminuendo il salario dei parlamentari (ora intorno a 14.000€ al mese) ed eliminando i privilegi di cui godono.
E' sbagliato non tenere conto del fatto che la riduzione dei parlamentari ci porterebbe verso un bipolarismo forzato mentre, come prevede la Costituzione, la reale democrazia, è quella che dispone, per le forze politiche di minoranza presenti in Parlamento, lo svolgimento di un ruolo attivo di controllo e di denuncia e la possibilità di poter diventare esse stesse maggioranza
E' sbagliato cercare un'impossibile uniformità con gli altri stati europei che hanno storia politica, costituzioni e sistemi elettorali diversi dai nostri".
E conclude: "A noi la Costituzione piace così com'è e se proprio si vuole fare qualcosa di nuovo la si applichi fino in fondo e si permetta a tutti i cittadini di contribuire, secondo le proprie possibilità, alle scelte politiche del nostro paese".