“La mancanza di medici specializzati in Anestesia e Rianimazione è un problema nazionale legato all’imbuto formativo. Su questo tema ognuno deve fare la propria parte. Come Giunta regionale abbiamo investito in borse di studio, finanziate con risorse regionali ottenute grazie alla riduzione del disavanzo e reinvestite in sanità. Troppe sono, però, le mancate risposte del governo, in particolare per superare le lungaggini delle procedure del codice degli appalti per l’acquisto di apparecchiature e gli investimenti in edilizia e risolvere il problema dell’imbuto formativo. Il Pd ligure non può dimenticare che in questo momento è forza di governo nazionale”. Così la vicepresidente della Regione Liguria e assessore alla Sanità Sonia Viale in merito alla carenza di anestesisti al Santa Corona di Pietra Ligure e alla convenzione stipulata con l’Ospedale Policlinico San Martino per evitare la riduzione dell’attività chirurgica.
“Grazie alla riforma del sistema sanitario ligure, con la creazione di Alisa e dei Dipartimenti interaziendali regionali – aggiunge l’assessore Viale - oggi non abbiamo più le cinque Asl repubbliche indipendenti che non comunicano tra loro ma un sistema che collabora e si integra, salvaguardando l’autonomia delle singole aziende, quindi con cinque Asl, che devono rimanere il più possibile vicine ai cittadini. Al contrario la proposta del Pd va nella direzione di fare cassa, cancellando i luoghi di raccordo del sistema con il territorio: probabilmente perché avendo perso una dopo l’altra le amministrazioni comunali, con l’80% dei sindaci liguri oggi espressione del centrodestra, per la sinistra diventa meno importante confrontarsi con loro”.