Approvato in Consiglio regionale il Programma regionale triennale della pesca e dell’acquacoltura per il triennio 2019-2021. Soddisfazione dell'assessore regionale alla Pesca, Stefano Mai.
"Con questo programma sosteniamo attività fondamentali per la nostra regione. La pesca professionale è una risorsa per la Liguria. Siamo una terra di pesca, sia in mare, sia nelle acque interne".
"Il programma serve a sostenere attività fondamentali per la pesca professionale che oggi in Liguria registra 497 imbarcazioni, ossia oltre il 4% della flotta nazionale che in termini di stazza rappresentano il 2,5% circa del tonnellaggio nazionale, per un fatturato superiore ai 20 milioni di euro. Importante è anche il comportato della pesca ricreativa, a cui è dedicato un capitolo del Programma. Si tratta di un settore che interessa decine di migliaia di liguri e molti sportivi di fuori regione, generando un importante indotto turistico, sia sulla cosa, sia nell’entroterra”.
“Un altro settore strategico è quello delle colture. La piscicoltura marina in Liguria è presente con 2 impianti off-shore e con una produzione di circa 800 tonnellate annue, per il 4% circa della produzione nazionale. Le specie allevate sono soprattutto spigole, orate e, in minor quantità, saraghi ed ombrine. Il comparto registra 111 addetti. Per la mitilicoltura, invece, registriamo in maggior parte allevamenti a palificazione, in gran parte situati nella provincia de La Spezia. Solo nello spezzino complessivamente occupano un’area di circa 404mila metri quadrati di cui circa 93mila all’interno della diga foranea nella competenza dell’Autorità Portuale, circa 126mila sul lato esterno della diga foranea verso levante nella competenza del Comune di Lerici, circa 132mila sul lato esterno della diga foranea verso ponente, nella competenza del Comune di Portovenere e circa 52mila e 200 metri quadrati tra Portovenere e l’Isola Palmaria. La produzione annua è di circa 4mila 200 tonnellate con un totale di 114 addetti in 91 aziende. In ultimo, ad oggi in Liguria sono attivi 33 ittiturismi così ripartiti, 4 in provincia della Spezia; 13 in provincia di Savona; 14 in provincia di Genova; 2 in provincia di Imperia”.
“Questi dati confermano come il settore ittico sia fondamentale e trainante per l’economia ligure. Con questo piano supportiamo l’intera filiera e in più ogni attività verrà gestita nel rispetto dell'ambiente, ma soprattutto con le nostre grandi tradizioni di pesca. Il piano deve avere il principale obiettivo di sostenere le tante imprese e i numerosi lavoratori di questo settore".