Oggi e domani Regione Liguria all'Institut de Ciències del Mar (CSIC) di Barcellona per il Kick-Off-Meeting del progetto MPA Engage. Il progetto è finanziato per 3 milioni di euro dal Programma Interreg MED.
Ad annunciarlo l'assessore regionale ai Parchi e biodiversità, Stefano Mai.
"L'obiettivo principale del progetto MPA Engage è quello di gestire in maniera strategica le aree marine protette - spiega l'assessore Mai -. In questo modo saranno attuati interventi per l'adattamento delle specie locali ai cambiamenti climatici e anche per mitigarne gli effetti nel Mar Mediterraneo".
"Attraverso un approccio socio-ecologico, MPA-Engage svilupperà dei piani d'azione di adattamento ai cambiamenti climatici in 7 aree marine protette sparse in 5 paesi del Mediterraneo. Per la Liguria interverremo nell'area marina protetta di Portofino con 380mila euro e a seguire coinvolgeremo le altre aree marine della Liguria".
"Nel progetto saranno coinvolti molti attori, dagli amatori del diving e i pescatori sportivi, agli istituti di ricerca e le istituzioni locali. Attivando questo confronto identificheremo le migliori pratiche da mettere in campo a livello europeo".
Il progetto MPA Engage sarà guidato dall'Institut de Ciències del Mar del Consiglio di ricerca spagnolo (CSIC) e coinvolge il Dipartimento del territorio e la sostenibilità della Generalitat de Catalunya, il governo della Regione Ligure, gli istituti di ricerca (Stazione Zoologica Anton Dohrn, Politecnico delle Marche e Future Oceans Lab / Universidade de Vigo), gli organi di gestione di 7 aree marine protette (Catalogna, Francia, Italia, Croazia, Albania e Grecia), due organizzazioni non governative - Pescatori a basso impatto d'Europa e MIO- ECDSE: la fondazione della rete di allerta per le immersioni.
MPA Engage svilupperà le seguenti attività nei prossimi 3 anni (novembre 2019-giugno 2022): coinvolgere le comunità locali, i pescatori e i ricercatori per monitorare gli impatti dei cambiamenti climatici; potenziare il ruolo delle aree marine protette per trovare soluzioni naturali per l'adattamento ai cambiamenti climatici; infine promuovere un dialogo sulla gestione delle aree marine protette.