Economia - 08 gennaio 2020, 12:11

Gli hashtag che hanno unito il mondo ci aiutano a diventare influencer

Essere un influencer oggi come oggi potrebbe sembrare una chimera: tanti ce ne sono e hanno numeri da capogiro. Però noi abbiamo una passione e vorremmo proprio divulgarla, non importa quale

Se volete diventare delle vere e proprie star online dovete avere i giusti strumenti per fare in modo che questo avvenga: nelle prossime righe cercheremo di illustrarvene qualcuno, così da darvi maggiori possibilità di emergere in quella che sembra essere (e a tutti gli effetti è) una delle più grandi giungle al mondo, quella di internet. 
Essere un influencer oggi come oggi potrebbe sembrare una chimera: tanti ce ne sono e hanno numeri da capogiro. Però noi abbiamo una passione e vorremmo proprio divulgarla, non importa quale. Potrebbe essere il trucco, o qualcosa che ha a che vedere con la cosmesi, oppure potrebbero essere le automobili, il cibo, la pulizia della casa, mille e più nicchie sono a nostra disposizione, alcune molto più battute di altre, ma ognuna col suo pubblico che, grazie al nostro stile e al nostro modo di parlare o di porci, sapranno senza dubbio apprezzarci. Certo è che per apprezzarci devono arrivare a conoscerci. E come? Come possiamo portare la nostra voce, il nostro account, sia esso di Instagram o di Twitter (o magari di Tik Tok) ad avere una platea di pubblico consistente e magari guadagnare, grazie a questi relativamente nuovi strumenti, anche un po' di soldi? La prima risposta potrà stupirvi o forse no: parliamo degli hashtag. I popolari cancelletti che permettono di raggruppare le informazioni in insiemi e sottoinsiemi che permettono alle persone di fare ricerche mirate per ciò che più le interessa. 

GLI HASHTAG: COME FAR FRUTTARE QUESTO STRUMENTO
Per prima cosa, state sul pezzo: sono diversi gli hashtag che, di giorno in giorno, diventano trend online. Pensiamo alla campagna #metoo, diventata uno dei più grandi temi di discussione del 2017 e a quante persone è riuscita a smuovere, all'onda di informazioni, di polemiche, di reazioni che ha sollevato. In questi giorni spopola l'hashtag #VVIII, di cosa si tratta? Parliamo degli attacchi USA che hanno causato la morte del generale iraniano Soleimani in Iraq e alle ripercussioni che hanno causato in territorio iraniano. Di certo un momento bollente della storia, che il popolo di internet si appresta a vivere unito, dando la netta impressione che ci troviamo tutti nello stesso calderone, sulle stesse braci. Questa è la potenza di un hashtag: riuscire a unire ciò che prima dell'avvento di internet sembrava decisamente disunito e impossibile da congiungere. Eppure ci siamo, e questo è il segreto per diventare dei divulgatori di successo: cogliere l'attimo, coprire delle nuove nicchie, oppure cercare di inserire la nostra voce unica e peculiare in nicchie vecchie, anche solo per vedere l'effetto che fa. Se poi ci entrerà qualcosa in tasca, sarà tutto di guadagnato. 

Non dimentichiamo, del resto, che stanno nascendo veri e propri corsi universitari per intraprendere la strada dell'influencing: università online hanno messo a disposizione dei corsisti delle lauree, derivate da scienze della comunicazione, per diventare la nuova Chiara Ferragni. Materie più classiche si mischiano a veri e propri seminari su hashtag e social network, in un connubio che siamo certi farà faville per gli atenei che se ne attrezzeranno.