Politica - 26 dicembre 2019, 14:41

Municipi e decentramento, occorre riprendere questa direzione

La riflessione di Roberto Campi, consigliere municipale al VI Medio Ponente per il Movimento 5 Stelle: “Bisogna creare le condizioni per permettere d’investire nei propri territori, a chi il proprio territorio lo conosce davvero”

Municipi con scarso personale, competenze ridotte e dirigenti dimezzati. Un paio di giorni fa, ‘La Voce di Genova’ ha raccontato la situazione che si sta verificando al VI Medio Ponente, e che è venuta alla luce anche a seguito dell’interrogazione in Consiglio Comunale da parte del consigliere Stefano Bernini, esponente del Partito Democratico e già presidente di questa ex circoscrizione negli anni passati.

Ora, sul tema interviene anche Roberto Campi, consigliere municipale al VI Medio Ponente, per il Movimento 5 Stelle, che amplia il concetto e continua a chiedere per gli enti locali maggiormente contigui sul territorio una maggiore autonomia decisionale e maggiori risorse, sia in termini economici che di forza lavoro.

È un appello che continua ad arrivare da più parti, e che diventa più forte quanto più, da parte di Tursi, pare esserci in questo mandato amministrativo un atteggiamento contrario, volto a centralizzare il tutto, a partire dalle manutenzioni e dalla prevenzione del rischio idrogeologico.

Campi, che è tra i consiglieri municipali decisamente più attivi, tra Sestri Ponente e Cornigliano, osserva: “Grazie al sindaco, abbiamo appreso che il Municipio è una struttura politica/amministrativa e che al Comune spetta la pianificazione e il controllo del suo operato. Ma noi riteniamo che debba essere assegnata piena autonomia al Municipio, sui servizi di interesse locali. Riteniamo che occorra strutturare un sistema che comprenda sempre meno deleghe e sempre più competenze. Tutte le parti devono essere disponibili a una modalità di confronto più partecipata e concertata, che consenta di pianificare il bilancio del Comune e dei Municipi valorizzando concretamente le autonomie di quest’ultimi”.

È un sistema che era previsto nel piano di decentramento, partito qualche amministrazione fa, e mai portato a compimento in quelle successive. “Accolgo con entusiasmo - prosegue Campi - l’idea che le risorse vadano distribuite nel modo in cui si possa assegnare ciò che è necessario a chi ha più bisogno e di conseguenza distribuirle con criteri di territorialità che, com’è risaputo, non sono uguali per tutti. Ma questo sacrosanto principio non deve in alcun modo andare nella direzione opposta, privando i Municipi delle minime e necessarie risorse umane ed economiche. L’obiettivo primario che deve porsi l’organo centrale è quello di stabilire le reali necessità di ogni territorio e distribuire i mezzi per intervenire concretamente per risolverle. Bisogna creare un’autonomia e un potenziamento decisionale ed economico dei Municipi sostenibile e funzionale, affidando degli strumenti e delle funzioni per compiere atti decisionali e interventi immediati ed efficaci”.

Secondo Campi, “come amministratori della cosa pubblica, dobbiamo assumerci le nostre responsabilità, contribuendo ognuno alla gestione del proprio territorio. La devoluzione, il decentramento, devono essere realizzati dando spazio al dialogo, nel rispetto reciproco e nella leale collaborazione tra i poteri pubblici, amministrando il territorio con efficacia e senza sprechi. Il lavoro svolto in Municipio si distingue per impegno e rinunce personali. Quello che chiediamo al nostro Comune è semplicemente di poterlo continuare a fare, possibilmente al meglio, con i mezzi necessari, senza strumentalizzazioni o ‘marchette’ di vecchio stampo. In fondo, si chiede semplicemente di creare le condizioni per permettere di investire nei propri territori, a chi il proprio territorio lo conosce davvero”.

Il problema, secondo il consigliere del Movimento 5 Stelle, è che il sindaco Bucci “persiste nella sua tesi verticistica per cui lui decide, i suoi assessori eseguono e noi siamo la ruota di scorta. Invece, dobbiamo stilare un documento preliminare sulla riorganizzazione politica e amministrativa dei Municipi, come scheletro che, una volta strutturato, porteremo in discussione in Commissione. O al mandato che ci è stato affidato dai cittadini è conferito tutto il potere necessario per compierlo, oppure, onestamente, anziché trasformarci in parafulmini o passacarte, varrebbe la pena cancellarci e aprire un semplice sportello del cittadino, molto meno costoso per il Comune di Genova e di pari efficacia”.

Una riflessione metodologica s’impone, non c’è dubbio alcuno. Sempre che sia fatta con onestà intellettuale, e senza che prevalgano le solite logiche di scontro politico. Che, mai come in questo caso, portano da nessuna parte.

 

Alberto Bruzzone


Vuoi rimanere informato sulla politica di Genova e dire la tua?
Iscriviti al nostro servizio gratuito! Ecco come fare:
- aggiungere alla lista di contatti WhatsApp il numero 0039 348 0954317
- inviare un messaggio con il testo GENOVA
- la doppia spunta conferma la ricezione della richiesta.
I messaggi saranno inviati in modalità broadcast, quindi nessun iscritto potrà vedere i contatti altrui, il vostro anonimato è garantito rispetto a chiunque altro.
LaVocediGenova.it li utilizzerà solo per le finalità di questo servizio e non li condividerà con nessun altro.
Per disattivare il servizio, basta inviare in qualunque momento un messaggio WhatsApp con testo STOP GENOVA sempre al numero 0039 348 0954317.