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Provincia | 18 dicembre 2019, 19:43

Linea Condivisa, Sinistra Italiana e Possibile discutono della Genovina, il progetto alternativo alla Gronda

"Opera meno impattante e costosa della Gronda: iter per le autorizzazioni può partire dalle parti di progetto comuni con la Gronda" (VIDEO)

Linea Condivisa, Sinistra Italiana e Possibile discutono della Genovina, il progetto alternativo alla Gronda

Gronda sì o Gronda no? Dalla volontà di superare questa contrapposizione binaria nasce l'incontro presso la sala convegni di Bibi Service in via XX Settembre dedicato alla "Genovina", un progetto alternativo alla Gronda per il riassetto della logistica nel ponente genovese e nella Valpolcevera. 

L'incontro aperto alla cittadinanza, che si è svolto nel tardo pomeriggio di oggi, è stato promosso da Linea Condivisa, Sinistra Italiana e Possibile con il contributo Rinascimento Genova, nell’ottica di fornire un momento di approfondimento e riflessione sull'importante tema delle infrastrutture.

"Il progetto alternativo, che abbiamo chiamato Genovina, è molto meno impattante della Gronda da un punto di vista ambientale - spiega Mauro Solari, creatore del progetto e parte dell'associazione Rinascimento Genova -. Ricordiamoci che la Gronda dovrebbe attraversare delle rocce amiantifere, con un grande impatto anche dal punto di vista idrogeologico, ma soprattutto con il progetto originale non si interviene sul traffico cittadino, e si elimina solo il traffico di attraversamento della città, pari a un 20% del totale. La nostra proposta, che consiste sostanzialmente nel prolungare la strada a mare da Multedo alla Foce invece ridurrebbe fortemente il traffico cittadino con costi decisamente minori".

"Le autorizzazioni necessarie per rendere operativo il progetto alternativo possono partire dalle parti di intervento comuni fra la Gronda e la Genovina, come il raddoppio dell'A7 e gli ampliamenti del casello di Genova Est, ma io credo che il progetto della Gronda che risale al 2009 sia ormai superato - commenta il consigliere regionale di Linea Condivisa, Gianni Pastorino -. Sono successe molte cose sul nostro territorio, a partire dal Morandi fino ad alcune migliorie nella logistica cittadino, senza dimenticare l'accentuarsi delle criticità di tipo idrogeologico per il nostro territorio, sempre più gravi. Dovremmo riflettere sulla capacità del nostro territorio di reggere altre opere a forte impatto ambientale come la Gronda Alta, non è un problema di iter autorizzativo. Il dibattito comunque non deve limitarsi tra Gronda sì o Gronda no, perché noi oggi abbiamo una valida alternativa che costa meno ed è più efficace, nel rispetto dell'equilibro del territorio".

Il commento all'iniziativa della presidente di Linea condivisa Iole Murruni:

Carlo Ramoino


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