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Attualità | 14 dicembre 2019, 15:38

Dopo le polemiche su sardine e tappeto rosso, un flash mob alla Maddalena

Oggi pomeriggio alle 18,30 gli abitanti e commerciati della Maddalena insieme a tanti cittadini indignati per lo stato di degrado e abbandono del centro storico, organizzeranno un’improvvisazione artistica in Via della Maddalena

Il consigliere Luca Curtaz

Il consigliere Luca Curtaz

Un flash mob, organizzato dagli abitanti della Maddalena, il quartiere in questi giorni balzato alle cronache per le polemiche relative al tappeto rosso posizionato dal comune, e soprattutto per la vicenda della ‘sardina’ disegnata dai bambini dell’asilo nido e portata da un genitore alla manifestazione che si è tenuta in piazza De Ferrari lo scorso 28 novembre.

La vicenda, denunciata da un altro genitore, è arrivata in consiglio comunale con un’interrogazione partita dai banchi della maggioranza.

“Un grido di stanchezza rispetto all’atteggiamento delle istituzioni verso la Maddalena e in generale del centro storico”, lo definisce così Luca Curtaz, consigliere di municipio, abitante del quartiere e membro di ‘Ama’, l’associazione dei cittadini che promuove l’evento previsto per questo pomeriggio alle 18.30, dove è prevista una improvvisazione artistica nel cuore del quartiere del centro storico.

Il tema della Maddalena, il degrado che purtroppo la caratterizza da tempo, era già stata oggetto di una seduta della commissione consiliare, portata dal capogruppo Pd in consiglio comunale Alessandro Terrile. “Le risposte dell’assessore Garassino sono state flebili”, commenta Curtaz, che per quanto riguarda l’abbandono dei centri storici ammette: “Con la giunta Vincenzi era stato avviato un progetto che coinvolgeva i cittadini, ma è stato rallentato negli anni della giunta con Doria, e oggi, con la giunta di centro destra è completamente fermo. Hanno annunciato la riqualificazione di Pre e Sottoripa, ma si è trattato di un’imbiancata e qualche luce, non è da questo che si deve ripartire”, spiega il consigliere a La Voce di Genova.

Curtaz, insieme alla presidente di Ama Marzia Giorgi, agli abitanti e ai commercianti della Maddalena che sono riuniti in un civ, chiedono al comune maggiore partecipazione sulle decisioni che riguardano il loro quartiere, oltre a maggiore attenzione.

Proprio Marzia Giorgi, in merito alla polemica sulla ‘sardina’, su Facebook aveva scritto una riflessione sul degrado in cui versa l’asilo nido: “L'asilo di via della Maddalena è costantemente assediato da tossici, ubriaconi, prostitute. Una fogna sgorga allegramente a pochi passi dall'ingresso e sti pagliacci pensano a cosa disegnano i bambini”, aveva scritto.

“Tutti i giorni i bambini vedono scene di spaccio e prostituzione, ci sono minimarket che vendono alcol a tutte le ore, questa è la Maddalena oggi, e tutto questo è stato già denunciato con il risultato che niente si è mosso”, spiega ancora Curtaz che lamenta una scarsa attenzione anche dal punto di vista culturale. “Se un assessore si è accorto l’altro giorno dell’esistenza di palazzo Spinola, che è una galleria famosa a livello nazionale, siamo all’abc della cultura. Da anni cerchiamo di fare proposte alla politica, ma ora siamo stufi perché non vengono recepite come vorremmo”.

L’appuntamento di questo pomeriggio servirà forse a riaccendere, in maniera positiva i riflettori sulla Maddalena. ‘Cosa c’è sotto il tappeto’, è il nome dell’iniziativa. "Genova è una città di porto, - scrivono gli organizzatori - è una città accogliente, che vuole dire forte e chiaro che i tappeti rossi, le luci, le parole devono avvicinare le persone, non schiacciarle e offenderle. Siamo stufi di questa propaganda distruttiva e mortificante che vuole escludere e colpevolizzare.  Non si può credere a una politica che ha come suo unico obbiettivo quello di chiudere, punire e scacciare. I tappeti, le luci, le parole devono invitare tutti, non possono invitare solo alcuni, soprattutto se sono pagati dalla collettività. Evidenziamo un percorso, diciamo alle persone che possono venire anche in altre parti del centro storico. Diciamogli che Genova ha un cuore grande che è capace di accogliere tutti e soprattutto facciamolo insieme.

È arrivato il momento che questa giunta comunale affronti realmente le criticità del centro storico e che ascolti il territorio. Vi aspettiamo numerosi”.

Francesco Li Noce

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