Riduzione della pressione fiscale, attraverso l’abrogazione della clausola di salvaguardia che prevedeva l’incremento dell’addizionale regionale, esenzione dalla tassa automobilistica per il 2020 per i ciclomotori 50cc e per chi rottama un motociclo Euro 0 e Euro 1, per acquistarne uno meno inquinante; politiche green, rivolte alla tutela ambientale, impulso alle imprese e agli investimenti, riduzione delle tasse automobilistiche regionali che si coniuga con le esigenze ambientali con politiche di incentivazione a favore dei giovani e di equità nei confronti dei portatori di handicap. E poi azioni ed interventi plastic free per favorire la riduzione dei rifiuti anche grazie ad accordi con le associazioni dei gestori di stabilimenti balneari e i Comuni interessati, con sistemi di premialità per i più virtuosi.
Sono queste alcune delle azioni inserite nella manovra di bilancio 2020 – 2022 presentata oggi dal Presidente di Regione Liguria Giovanni Toti, in consiglio regionale insieme alla Legge di Stabilità. Le risorse effettive iscritte a bilancio per l’anno finanziario 2020 ammontano a 5,321 miliardi di euro, di cui 82,2 milioni di euro provenienti dalla programmazione comunitaria e 3,376 miliardi di euro per il fondo sanitario regionale.
L’obiettivo della Giunta è portare avanti una riduzione della pressione fiscale per la comunità ligure, insieme a politiche green rivolte alla tutela ambientale e all’impulso alle imprese e agli investimenti.
“Si tratta di una manovra finanziaria – ha spiegato il presidente Toti - che punta principalmente alla riduzione della pressione fiscale per i cittadini e a sostegno della ripresa economica. Nella manovra sono compresi anche l’ultimo residuo dei fondi europei del settennato 2014-2020. Sono inoltre confermate le poste di bilancio relative ai trasporti, alle politiche sociali, all’istruzione e al lavoro e formazione, nonché il cofinanziamento regionale ai programmi comunitari di impulso alle imprese e di promozione per gli investimenti. E’ l’ultima legge di stabilità che affronterà questo consiglio, conclusiva rispetto alla Legge varata dalla Giunta sul Growth Act che ritengo abbia portato un contributo specificatamente in quei settori come la ricerca e il turismo su cui abbiamo molto puntato, ma non solo. L’analisi della legge credo vada fatta alla luce di quanto realizzato in questi anni e dei presupposti per i prossimi due anni”.