I sindacati confederali fanno un appello comune affinché venga implementata una maggiore quota di trasporto ferroviario nel logistica a servizio del traffico merci nel porto di Genova.
"Dopo il tragico evento del ponte Morandi cui sono seguiti i recenti fatti del 26 novembre, nella nostra città e nella nostra regione è divenuto quasi impossibile spostarsi a causa di ingorghi che rendono difficile qualsiasi tipo di collegamento - scrivono Filt Cgil, Fit Cisl e Uil Trasporti -. Abbiamo sempre sostenuto che questi fatti abbiano accentuato e messo in risalto una situazione che già da tempo appariva insostenibile. Per quanto riguarda il Porto il rischio di una paralisi è sempre più concreto visto l’isolamento generato dal degrado e dalla carenza di infrastrutture. Tutto ciò si riflette anche sui cittadini, sulla città e sulle attività che ruotano attorno ad essa. In questi giorni di grande difficoltà dobbiamo purtroppo notare il fatto che le istituzioni locali e nazionali non si siano immediatamente attivate, per un piano che porti ad un nuovo equilibrio diverso dall’attuale del rapporto ferro gomma ad oggi sbilanciato verso quest’ultima soluzione. Purtroppo, ad oggi, dopo questi tragici eventi, il traffico su rotaia nel Porto di Genova invece di aumentare ha subito un ulteriore calo”.
“Riteniamo - si legge ancora nel comunicato sindacale - fondamentale un cambio di passo in questo senso, la Regione Liguria, il Comune di Genova e l’ADSP del Mar Ligure Occidentale, hanno tutti gli strumenti per migliorare ed utilizzare maggiormente il trasporto su ferro coinvolgendo R.F.I., gli MTO, i terminalisti e le Imprese Ferroviarie e, se necessario, richiamando alle proprie responsabilità l’impresa ferroviaria che attualmente gestisce il servizio di manovra.Le organizzazioni sindacali richiedono e promuovono un tavolo di condivisione tra tutte le istituzioni ed imprese coinvolte nel percorso sopra descritto; nel ricordare che perdere traffico è più facile che acquisirlo auspichiamo che non si perdano ulteriori giornate senza trovare soluzioni possibili al problema”.