- 25 novembre 2019, 14:35

Crollo del viadotto sulla A6, aperto il fascicolo contro ignoti. Per la riapertura ipotesi 4 mesi

La Procura indaga per capire le responsabilità. Intanto si continua a scavare nel fango per trovare eventuali vittime

È stato aperto il fascicolo per ignoti da parte della Procura e si continua a scavare per capire se realmente è presente un auto sotto le macerie del viadotto.

Queste le ultime novità, già state annunciate, direttamente dall'Autostrada A6 Torino-Savona dopo il crollo avvenuto ieri intorno alle ore 14.00.

I vigili del fuoco supportati dal nucleo cinofilo è ancora al lavoro sulla frana. La polizia, i carabinieri, la guardia di finanza, i tecnici di Autofiori e il procuratore della Repubblica Ubaldo Pelosi del Tribunale di Savona hanno effettuato quest'oggi un sopralluogo del luogo del tragico evento.

Una frana infatti avrebbe creato il crollo del viadotto savonese a circa 1 km dal casello di Savona. E la Procura savonese sta indagando per chiarire tutte le responsabilità.

Sono in corso anche tutti gli accertamenti sull'altro ponte dell'autostrada e la prospettiva sarebbe quella di riaprirlo a doppio senso di circolazione quando ci saranno tutte le necessarie condizioni di sicurezza. Si attendono infatti le rassicurazioni dei geologi che anche dall'alto tramite l'elicottero dei vigili del fuoco stanno effettuando tutti gli accertamenti del caso.

Continuano le ricerche della presunta auto che sarebbe finita, secondo una segnalazione, sotto le macerie. Per cercare di saperne di più e arrivare nel tratto sottostante è stata messa in campo anche la gru di Vernazza.

Il ministro Paola De Micheli dopo il tavolo in Prefettura con il presidente della Regione Giovanni Toti ed un confronto con l'amministratore delegato di Autofiori (Gruppo Gavio), Bernardo Magrì, ha ipotizzato un periodo di circa 4 mesi per la riapertura della tratta.

Luciano Parodi