Nuovo intervento di Giovanni Lunardon, capogruppo Pd in Regione Liguria, in risposta ad alcune affermazioni del governatore Giovanni Toti sulla convenzione programmatica del Partito Democratico: "Capisco che uno come Toti, che non è in grado di passare più di 5 minuti dietro la scrivania a lavorare per fare il Presidente della Regione, non riesca a seguire una convenzione programmatica durata tre giorni e durante la quale si sono alternati tutti i rappresentanti dei più grandi sindacati italiani, le associazioni delle categorie economiche, tra cui Confindustria, scienziati, intellettuali e uomini di cultura. Se lo avesse fatto si sarebbe reso conto che, in questi tre giorni, si è parlato di Italia, lavoro, Ilva, ambiente (soprattutto a fronte dei grandi cambiamenti climatici), investimenti, famiglia.
Insomma si è discusso delle priorità che un partito affronta in un grande dibattito pubblico e aperto, com’è stato quello di Bologna.
Tutte cose che, evidentemente, non sono alla portata di un presunto leader nazionale come Toti, che guida un partito dello 0,8% e quando inizia (salvo poi interromperlo) un tour per l’Italia si limita a incontrare quattro amici al bar. Toti si concentri sulle priorità delle Liguria, la smetta di tagliare nastri (soprattutto perché si tratta quasi sempre di opere che non ha né progettato né finanziato) e la pianti di dare giudizi su cose che non conosce.
Mi rendo conto che prima di ogni cosa, per lui, vengono le esigenze di comunicazione, ma sarebbe bello che un Presidente di Regione intervenisse su questioni che conosce. Non che dichiarasse tanto per dichiarare, nel tentativo di tenere accesa l’attenzione su di sé. Altrimenti si rischiano brutte figure come in questo caso".