Oggi, 18 novembre, presso il consiglio di fabbrica si è riunita la Rsu Arcelor Mittal Genova.
Ribadendo lo stato di agitazione attualmente in corso e vista la preoccupazione che colpisce tutta la fabbrica si chiarisce quanto segue:
l'imbuto in cui il governo ha cacciato i lavoratori siderurgici non ha precedenti nella storia sindacale italiana.
L'azienda prima responsabile con un atteggiamento lucido e determinato riconsegna mezzi, impianti e lavoratori ad Ilva in AS.
Ilva in AS risponde che non è legittimo.
CHIEDEREMO URGENTEMENTE UN INCONTRO CON LA DIREZIONE PER CHIARIMENTI SULLO STATO DEGLI ORDINI E ARRIVO NAVI.
Noi lavoratori non resteremo in mezzo ad un tritacarne che metta a rischio reddito occupazione dei siderurgici genovesi e italiani.
Al vergognoso balletto elettorale dei partiti in parlamento opporremo una lotta senza se e senza ma.
Partiti, parlamentari, governi, azienda (su cui i lavoratori nell'ultimo anno hanno perso la fiducia) li riteniamo tutti responsabili di questo disastro.
I lavoratori sono gli unici a non avere responsabilità in questa vertenza ed hanno sempre rispettato gli accordi. I lavoratori genovesi lotteranno duramente contro il taglio del salario e dei livelli occupazionali.
L'Accordo di Programma 2005 e I' Accordo sindacale del 6 settembre 2018 sono i punti di partenza da cui i lavoratori siderurgici non arretreranno.