Nel 2019 ricorrono l’ottantesimo anniversario della proclamazione da parte di Pio XII di santa Caterina da Siena a patrona d’Italia (1939) e il ventesimo anniversario della proclamazione da parte di Giovanni Paolo II di santa Caterina a patrona d’Europa (1999).
L’evento è stato più volte ricordato a Varazze, in particolare grazie all’attività dei Caterinati, che hanno organizzato conferenze ed altri incontri culturali dedicati alla Santa lungo tutto il 2019.
Anche l’Associazione Centro Studi “Jacopo da Varagine” desidera unirsi alle celebrazioni, organizzando per il 16 novembre 2019 un incontro che si terrà alle ore 16 presso la Sala Capitolare del convento di S. Domenico.
Per l’occasione sarà a Varazze la professoressa Antonella Dejure, dell’Istituto Storico Italiano per il Medio Evo di Roma, storica della lingua italiana e coordinatrice dell’edizione critica dell’epistolario di santa Caterina da Siena, che illustrerà appunto questo progetto di edizione iniziato nel 2016.
Caterina da Siena a malapena capace di scrivere lasciò circa 380 lettere dettate ai suoi durante gli ultimi dieci anni della sua vita (1370-1380). Questo ricco epistolario affrontava problemi e temi sia di vita religiosa sia di vita sociale di ogni classe, e anche problemi morali e politici che interessavano tutta la Chiesa, l'impero, i regni e gli Stati dell'Europa trecentesca. Destinatari delle sue missive furono anche personalità importanti dell'epoca.
Alla morte di Caterina, i suoi discepoli raccolsero le sue lettere. Il teologo Tommaso Caffarini, incaricato delle trattative per la canonizzazione di Caterina, fu autore della raccolta considerata ufficiale. Le Lettere riscossero fin da subito un enorme successo. L'editio princeps, curata da Bartolomeo Alzano, la cui copertina è stata scelta ad immagine del manifesto del centro Studi, fu data alle stampe da Aldo Manuzio a Venezia nel 1500.[6]
La raccolta, comprendente 353 lettere, fu più volte ristampata nel corso del '500. Nell'edizione del 1860 Niccolò Tommaseo tentò di restituire alle Lettere l'ordine cronologico e le corredò di un apparato di note molto apprezzato dagli studiosi sia dal punto di vista storico che sotto il profilo linguistico-letterario.[7]
Con l’incontro del 16 novembre l’Associazione intende presentare alla città un aspetto se non pressoché ignorato, certo rimasto in genere sullo sfondo: forse non tutti conoscono o hanno letto l’epistolario cateriniano e la professoressa Dejure ne presenterà il progetto di edizione.
Si intende così offrire a Varazze un’occasione per approfondire aspetti della vita, della personalità, della spiritualità della Patrona partendo da ciò che avviene in uno specifico settore del mondo degli studi, in modo da conoscerla anche sotto un aspetto diverso, quello dei suoi scritti e del loro eccezionale significato culturale e linguistico-letterario.
L’Associazione ha cercato un modo “diverso” di accostarsi alla Santa: e una presentazione, sia pure semplificata al massimo, del lavoro di chi sta procurando l’edizione non di un testo qualunque, ma della parola viva di Caterina come è tramandata dalle fonti, speriamo sia fonte di interesse per i suoi affezionatissimi devoti varazzini.