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Attualità | 08 novembre 2019, 09:05

Genova, iniziata l'assemblea dei lavoratori ex Ilva (FOTO)

Ad essere coinvolti anche gli 80 lavoratori della Sanac di Vado

Genova, iniziata l'assemblea dei lavoratori ex Ilva (FOTO)

È iniziato questa mattina intorno alle 8.30 l'assemblea degli lavoratori Ex Ilva a Genova Cornigliano. Ieri era stato infatti proclamato lo sciopero di 24 ore per il Gruppo Arcellor Mittal ex Ilva a partire dalle ore 7. Ad essere coinvolti anche gli 80 lavoratori della Sanac di Vado che attendono risposte dopo la convocazione per il prossimo 13 novembre al Mise.

"Le organizzazioni Sindacali Nazionali di Fim, Fiom e Uilm - spiegano in una nota - dichiarano intollerabile quanto emerso dall'incontro di mercoledi tra il Presidente del Consiglio e i vertici di ArcelorMittal, programmato per chiedere il ritiro della procedura di disimpegno dagli stabilimenti dell'ex Ilva annunciata il 4 novembre".

"La multinazionale ha posto delle condizioni provocatorie e inaccettabili e le più gravi riguardano la modifica del Piano ambientale, il ridimensionamento produttivo a quattro milioni di tonnellate e la richiesta di licenziamento di 5 mila lavoratori, oltre alla messa in discussione del ritorno a lavoro dei 2 mila attualmente in Amministrazione straordinaria".

"Fim, Fiom e Uilm considerano le prossime ore decisive per il futuro di migliaia di lavoratori. L'incontro di ieri tra il Presidente del Consiglio Conte e le organizzazioni sindacali, con la presenza dei Segretari Generali di Cgil Cisl e Uil, rappresenta un'occasione importante per impegnare il Governo ad assumere atti forti e inequivocabili in difesa del futuro del polo siderurgico più importante d'Europa".

"Inoltre Fim, Fiom e Uilm chiedono all'azienda l'immediato ritiro della procedura e al governo di non concedere nessun alibi alla stessa per disimpegnarsi, ripristinando tutte le condizioni in cui si è firmato l'accordo del 06/09/2018 che garantirebbe la possibilità di portare a termine il piano Ambientale nelle scadenze previste. Le condizioni devono, inoltre, includere lo scudo penale limitato all'applicazione del Piano ambientale e il ritiro di qualsiasi ipotesi di esuberi.

"Le scriventi Organizzazioni - concludono - ritengono l'accordo del 06 Settembre 2018 come unica strada per garantire il risanamento ambientale e il rilancio dell'intero gruppo ex Uva. Non è possibile, a un anno dalla firma, ritornare a discutere di quanto già affrontato negli ultimi 7 anni. Dobbiamo scongiurare che a pagare il prezzo delle scelte scellerate di azienda e politica siano sempre i lavoratori. Dobbiamo evitare lo spettro dell'ulteriore cassa integrazione e chiediamo con forza il risanamento ambientale e la salvaguardia occupazionale". 

Luciano Parodi

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