La X edizione del festival Testimonianze ricerca azioni, organizzato da Teatro Akropolis con la direzione artistica di Clemente Tafuri e David Beronio, prosegue venerdì 8 novembre 2019 con quattro appuntamenti in diversi luoghi cittadini. Si comincia con la trilogia A peso morto. Lui, lei e l’Altro della C&C Company in un luogo a sorpresa, con le tre performance eseguite rispettivamente alle 15.30, 16.30 nel loggiato di Palazzo Ducale (piazza Matteotti). La sezione dedicata al butoh inizia alle ore 17 all’Istituto di Studi Orientali CELSO con l’incontro Butoh. Il linguaggio del corpo nel teatro-danza giapponese tra tradizione e sperimentazione, durante il quale due grandi maestri come Tadashi Endo e Yumiko Yoshioka sono introdotti da Emanuela Patella, direttore scientifico del CELSO. La sera, trasferimento al Teatro Akropolis per due spettacoli in prima assoluta: Das Spiel (mit Antonella) di Alessandro Bedosti (ore 20.30) e Mnemische Wellen di Masque teatro (ore 21.30).
A peso morto della C&C Company è una performance site specific divisa in tre parti, ambientata idealmente in una periferia senza tempo e senza identità in cui uomini e donne sono comparse passive della storia, corpi pronti al nulla a cui sono destinati perché la città evolve lasciandoli indietro ed è pronta a cancellarne per sempre la memoria. Uno studio in danza sui cambiamenti sociali e sul tema dei non-luoghi, vincitore del premio TrenOFF 17.
L’incontro al CELSO apre la sezione del festival dedicata al butoh con Tadashi Endo e Yumiko Yoshioka, tra i maggiori esponenti di questa forma d’arte tra le più radicali, potenti e suggestive. Il butoh, nato in Giappone nella seconda metà del Novecento e fortemente ispirato dalla letteratura europea (Sade, Lautréamont, Artaud tra gli altri), rappresenta oggi uno dei punti limite della performance, uno “stile” di danza che mette in crisi i fondamenti della scrittura coreografica non solo occidentale. Definita la danza delle tenebre, essa conduce al di là del personaggio, fuori dalle convenzioni della danza stessa, in un luogo in cui il corpo del danzatore rappresenta una terra di conflitti, una congiunzione estrema di eros e morte.
Das Spiel (mit Antonella) di Alessandro Bedosti è un gioco infantile, sereno e spaventoso, sospeso lievemente sul mistero delle nostre vite, guidato dal desiderio di interrogare la morte. La performance è una stravagante e minimale giostra di croci, seggioline, piume e palline di carta di giornale, un mistero che orienta verso una consapevolezza della propria condizione nel mondo, una rito laico in cui i due interpreti riescono a stabilire un dialogo fatto di cenni, sottili interconnessioni, parole danzate. Mnemische Wellen di Masque teatro è l’ultimo capitolo della complessa e visionaria ricerca di Lorenzo Bazzocchi (fondatore e guida del gruppo forlivese), espressa in un continuo dialogo fra discorso filosofico, creazione di prodigiose architetture sceniche e ruolo fondamentale del corpo. Dopo gli studi decennali e le performance ispirate a Nikola Tesla, Masque teatro propone con questo lavoro tra teatro e installazione, tra danza e performance, una riflessione sul tempo e la propagazione dell’energia, sull’immagine e la possibilità di rimodulazione e riformulazione del corpo in scena.