La Regione Liguria dovrà istituire un “Osservatorio per il contrasto dei fenomeni di intolleranza e razzismo, antisemitismo e istigazione all’odio e alla violenza”, che coopererà con la commissione nazionale appena costituita. Stamane in consiglio regionale approvato all’unanimità un OdG, sottoscritto da tutti i capigruppo, che arriva all’indomani della Marcia della Memoria tenutasi a Genova. «Prima considerazione: si tratta di un OdG unitario. Se qualche forza politica intende assumersene la paternità, rischia di ridurre la questione a una mera kermesse mediatica. E invece siamo di fronte a un fatto importante, da non minimizzare – dichiara il capogruppo di Linea Condivisa Gianni Pastorino -. Abbiamo firmato con convinzione questo impegno, perché riteniamo sia ormai ineludibile arginare la violenza mediatica che caratterizza i nostri tempi. Questi fenomeni vanno analizzati, dopodiché si facciano proposte e si pongano i necessari correttivi».
«Questo OdG va nella direzione giusta, e ha il pregio di mettere d’accordo tutte le forze politiche che siedono in consiglio regionale. In un momento storico come quello che stiamo attraversando, diventa più che mai indispensabile un luogo in cui si possa contrastare l'incitamento all’odio – aggiunge il consigliere regionale Francesco Battistini -. Sappiamo dei messaggi antisemiti che Liliana Segre riceve quotidianamente. Ed è ancor più triste la vicenda che ha visto il Senato spaccato sulla proposta della senatrice, che invece doveva essere sostenuta all’unanimità. Su questo esito abbiamo visto accampare scuse su scuse, per non dover ammettere che nella società italiana si fa strada un germe antico, che richiama la violenza e la non-cultura per tutto ciò che si ritiene diverso».
«Del resto, la cronaca quotidiana è costellata di episodi deplorevoli. È venuto il momento che le istituzioni siano responsabili e dimostrino di voler attivare tutti gli strumenti democratici per il contrasto di queste derive pericolose – concludono Pastorino e Battistini -. Derive che si alimentano con le fake news, ma che riflettono anche il deragliare di fronte a un reale disagio sociale, economico e occupazionale. Il malessere va affrontato alla radice, non vanno medicati soltanto i suoi effetti nefasti. Oggi la Liguria ha segnato un punto importante e unitario, che potrebbe essere un primo passo. A patto che tutti si impegnino per davvero, non solo a parole».