La Lega ha fatto richiesta di un consiglio regionale straordinario monotematico, dedicato alla vicenda del'industria dell'acciaio ex-Ilva. L'investitore Arcelor Mittal ha fatto sapere che farà un passo indietro, perché ritiene non ci siano le condizioni per operare con profitto, e al momento non ci sono soluzioni pronte sul tavolo capaci scongiurare la dismissione di un gruppo che occupa migliaia di lavoratori, molti dei quali a Genova.
"Partiamo dal fatto che la Liguria non deve perdere un solo posto di lavoro - spiega il consigliere regionale Paolo Ardenti -. La situazione che si è determinata in questi giorni a proposito dell'ex-Ilva è solo la ciliegina sula torta delle azioni mese in campo dal governo. Esiste certamente questa crisi, ma ci sono molti altri tavoli aperti che il governo non sta portando avanti, e mi riferisco ad esempio al fondo per la non autosufficienza, al Patto per la Salute, che continua a mettere in difficoltà le Regioni nella ricerca degli specialisti in tutta Italia. Ieri il governatore Toti, in visita presso i territori alluvionati, ha proposto di consentire ai sindaci la possibilità di fare pulizia negli alvei dei fiumi con a ruspa per far protezione de territorio. E' un'Italia ferma governata dal PD, che vuole mantenere le cose ferme come sono, e dall'altra parte i 5 Stelle, che continuano a burocratizzare sempre di più il paese senza dare delle risposte. Io mi auguro che tutte e forze in consiglio regionale, Pd e 5 Stelle compresi, chiedano al governo che finalmente questi mesi di continuo rimbalzo di responsabilità finiscano con un'assunzione di responsabilità. Inizino a governare".