Approvata oggi dalla Giunta, su proposta dell’assessore delegato ai Rapporti con i Lavoratori Frontalieri Marco Scajola, la prima legge regionale interamente dedicata a loro.L’iniziativa nasce dalla mancanza, fino a ora, di una norma specifica nel settore che risponda alle esigenze delle persone coinvolte, visto che fino ad oggi i lavoratori frontalieri sono stati equiparati dalla vecchia legge, n.27 del 1993, a lavoratori emigrati all’estero.Per la prima volta i lavoratori frontalieri vengono dunque scorporati dalla vecchia legge che li vedeva parificati ai liguri all’estero.
Il disegno di legge approvato oggi vuole promuovere la rappresentanza degli interessi dei lavoratori frontalieri presso le istituzioni e le organizzazioni italiane e straniere, anche tramite la stipula di convenzioni e protocolli d’intesa. La nuova legge prevede la concessione di contributi alle associazioni dei lavoratori transfrontalieri per il sostegno di attività di promozione sociale e culturale. Il ddl istituisce anche la Consulta dei lavoratori transfrontalieri liguri che diventerà un vero e proprio momento di confronto permanente grazie al quale saranno realizzate iniziative e attività.
“Sono molto soddisfatto di essere arrivati alla fine di un percorso molto importante – afferma l’assessore regionale Marco Scajola – Finalmente oggi in Liguria c’è una legge chiara e specifica che riconosce il prezioso lavoro di tante persone che ogni mattina si recano nella vicina Francia o a Montecarlo a lavorare. Abbiamo assolto il compito che ci eravamo assunti quattro anni fa di istituire una delega ai rapporti con i lavoratori frontalieri. Questo impegno è stato mantenuto e finalmente dopo mesi di lavoro viene approvata in giunta una legge che dà dignità e il giusto riconoscimento a tante famiglie dell’imperiese, oltre alla concessione di contributi alle associazioni dei lavoratori”.
Ammontano a circa 7000 gli spostamenti frontalieri ogni giorno in Liguria: il 60% dei quali diretti verso il Principato di Monaco. Sul totale dei lavoratori transfrontalieri il 65% risiede nel Comune di Ventimiglia, il 20% nei Comuni di Vallecrosia, Bordighera e Sanremo. “Una realtà economica e sociale molto importante per il territorio ligure – conclude Scajola – che aveva bisogno di un contesto legislativo ad hoc con misure opportune, tra cui il sostegno alle attività di studio e interventi formativi mirati insieme all’istituzione e al potenziamento di servizi sociali nelle zone dove il fenomeno assume particolare rilevanza”.